Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2021
Durata:46 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. AFTERLIFE
  2. ONE STEP CLOSER
  3. SWAN SONG
  4. BORN AGAIN
  5. STRONGER
  6. I FOUND A WAY
  7. LOST FOREVER
  8. FAR FROM OVER
  9. HERE FOR YOU TONIGHT
  10. DARKEST NIGHT
  11. A STORY THAT YOU CAN TELL

Line up

  • Ronnie Romero: vocals
  • Simone Mularoni: guitars
  • Alessandro Del Vecchio: keyboards, backing vocals
  • Nik Mazzucconi: bass
  • Michele Sanna: drums

Voto medio utenti

Ok … non fate quelle facce … i Sunstorm sono formalmente un “progetto”, uno di quelli che molti puristi snobbano e che oggi ha anche l’aggravante di non comprendere più nessuno dei membri originali, nemmeno quel Joe Lynn Turner su cui era stata edificata l’intera impresa artistica.
Aggiungiamo che il suo posto è stato preso da Ronnie Romero, vocalist che si appresta, anche a livello di diffuso presenzialismo, a ripetere la carriera dei vari Jeff Scott Soto, Jorn e Russell Allen, e quel sopracciglio sollevato appare in qualche modo persino comprensibile.
Credo però che sia sufficiente anche solo un ascolto di “Afterlife” per trasformare l’espressione sospettosa in una sorridente smorfia di compiacimento, almeno se Rainbow, Whitesnake, Deep Purple e Malmsteen sono tra le vostre principali fonti di soddisfazione musicale.
Con tali presupposti è molto difficile, infatti, rimanere impassibili di fronte ad un disco suonato in maniera egregia da un team italico di notevole valore e sensibilità (plauso speciale per Simone Mularoni, un autentico guitar-hero della migliore specie …), e scritto con una spiccata verve espressiva, nonostante l’incontrovertibile dipendenza stilistica da modelli chiaramente identificabili.
E poi c’è Mr. Romero, la cui felice interpolazione timbrica tra Dio e Coverdale provoca autentiche scosse sensoriali ai cultori del “bel canto”, enfatizzando una forma di suggestione emotiva ampia e intensa.
I Sunstorm nel 2021 sono dunque fondamentalmente dei brillanti e raffinati hard-rockers, e brani come la title-track, "Swan song”, “Born again”, “Here for you tonight”, la SerpentescaI found a way” e “A story that you can tell” (fin un po’ troppo “imparentata” con i Rainbow …) lo dimostrano senza appello, ma nelle loro vene scorrono anche preziosi rivoli di melodia adulta, come avviene in “One step closer”, "Stronger” e soprattutto nella deliziosa "Darkest night” (e qui sorprende non poco la duttilità del cantante di origine cilena, credibile anche nel ruolo di “seguace” di Steve Perry), distillando momenti di pura libidine cardio-uditiva a beneficio di tutti gli estimatori del rock melodico.
Una discreta ballata pianistica, “Lost forever” e un’efficace digressione nei territori class-metal intitolata “Far from over” ci congedano da un albo che s’inserisce autorevolmente nel panorama d’imperiosa “rivalsa” della tradizione sull’innovazione che contraddistingue i nostri tempi … mettete da parte le diffidenze e gustatevelo in tutti i suoi quarantasei minuti di durata.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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