Non ci credo: Alan Parsons, acustico e attuale, liberato dal banco dei sintetizzatori, fa ancora Centro. Come sempre. Suoni e fraseggi lievi, legni al vento e muse tratteggiate nelle pause della pronuncia calibrano progressioni armoniche e sussurri pregni. Assoli calmi come il lago appena prima della pietra.
Ma che vi serve di altro?
Rock per artigiani e cercatori. Fate che farvene almeno una copia.
Emperor 14:35
Si parte a rospi tra progressive e acid: le prime trame non si fanno attendere...
Hushed 10:43
Lacrime di musica
Magnified as Giants 05:46
Folk amoroso. Primule e lavanda. Girasoli per coloro che hanno il cuore piú a sud
Lighter than Air 19:34
In mezzo a quest'opera il compendio per chitarra prog che i presunti metallari di genere si sono scordati nel primo cassetto.
C'é cotone, della seta e tanto lino. Sandalo ed essenze, auree rosacee. Non piove mai eppur scorrono ruscelli ovunque.
Tutto tramonta come sulle isole: in fretta e in meraviglia. Senza stagnare perché in un attimo dall'altra sponda torna l'alba.
Apriamoci al giorno, come fosse una quinta.
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