Era una "ridente" giornata di sole e nonostante non ci fosse chissà quale ragione particolare per essere "felici" il tempo trascorreva tranquillo ... fino a quando ho avuto la "brillante" idea di mettere su
"Painted Mind" terzo album degli ucraini
Odradek Room (nome preso in prestito da una breve novella di Kafka) e da li in poi la situazione é cambiata radicalmente, almeno a livello umorale ... L'inizio di questo breve viaggio (solo una trentina di minuti) si dimostra subito "arduo" ed intenso a livello di feeling, infatti "
Breaching The Soil" e "
Clarity" (pezzo nel quale affiorano
My Dying Bride e
Katatonia) ti scuotono subito con i loro violini da paura, portando la tensione alle stelle, grazie anche da una voce pulita, particolarmente intensa ed espressiva, che ti prende e ti dilania la mente mentre le budella ti si contorgono senza un reale perché... Proprio la voce del singer
Artyom Krikhtenko è uno dei punti forti dell'album risultando stralunata e aliena nelle parti pulite (che rappresentano la maggior parte dell’album) sempre impregnate di una forte feeling nostalgico e melanconico che trasmette senza pudore una sensazione di inumana inadeguatezza, marcando in maniera indelebile e molto credibile tutte le melodie. La commistione di doom-death e post black metal trova in questi 7 brani una definizione "nuova" e molto personale, lontana dalle melodie di facile presa cui ci siamo abituati ad ascoltare, preferendo invece, un approccio molto personale, cupo, grigio e pesante ... Quando giungerete alla fine di questo disturbante trip musicale vi troverete avvolti in una strana sensazione, come se la mente fosse stata completamente svuotata e riempita solo con feeling stranianti, disturbanti e snervanti, in attesa che accada qualcosa che possa riportarvi alla realtà ... le sensazioni assaporate durante questo viaggio non possono essere riposte da parte o peggio lasciate nel dimenticatoio ... un solco indelebile è stato tracciato in voi e sarà impossibile cancellarlo... L'ascolto di
"Painted Mind" è un'esperienza "allucinante" ed extracorporea, paragonabile ai viaggi lisergici tanto cari a molti musicisti dei seventies, ma questa volta é stata sufficiente solo della buona musica ... handle with care! ,,,
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