Con catabasi (pron. [kaˈtabazi][1]; dal greco κατάβασις “discesa”, da κατα- “giù” e βαίνω “andare”) si intende la discesa di una persona viva nell'Ade, motivo topico della letteratura.
Basterebbe questa semplice definizione per rendere l'idea di che cosa sia
"Obsidian Katabasis", terzo album in studio per i nostri connazionali
Fuoco Fatuo, il secondo ad uscire sotto l'ala protettrice della
Profound Lore Records. Con questo nuovo lavoro i funeral doomster si confermano come una delle realtà più valide del panorama metal estremo tricolore grazie ad un lavoro che regala un'ora di emozioni a tinte foschissime che non potranno lasciare indifferenti gli amanti del genere: "Obsidian Katabasis" mette in luce un songwriting ormai completamente maturo e porta avanti in maniera naturale il discorso che la band aveva già intrapreso con il precedente "Backwater" nel quale la componente doomish della musica dei Fuoco Fatuo aveva preso nettamente il sopravvento, e lo fa per mezzo di brani che fanno capire quanto il gruppo si muova completamente a proprio agio nella propria musica, riuscendo a tenere sulla corda e in vigile ascolto chiunque si approcci a "Obsidian Katabasis" nonostante una proposta certamente impegnativa ed articolata. Tre brani di circa 15 minuti intervallati da tre intermezzi di 4 minuti di media compongono la tracklist del disco, in cui a dominare non possono che essere i tempi lenti scanditi dalle chitarre catacombali abili nel contrappore sprazzi di melodie sinistre ai riff possenti, con un gusto che ricorda in qualche occasione i migliori Evoken anche grazie ad un sapiente utilizzo delle tastiere che danno un tocco magnoloquente ed ancor più maestoso alla musica dei Fuoco Fatuo. Sebbene venga lasciato parecchio spazio alla componente strumentale rispetto al cantato in growl, peraltro ottimo nel rendere ancora più sofferta la musica contenuta in "Obsidian Katabasis", l'ascolto del disco non ne risente assolutamente ed anzi risulta davvero facile essere rapiti ed immedesimarsi nella catabasi che l'ascoltatore compie mettendosi all'ascolto di questo album. Sarebbe forse troppo banale definire l'ascolto di un lavoro come quello che ci troviamo ora a recensire come un viaggio dentro se stessi, ma a conti fatti "Obsidian Katabasis" è esattamente questo: un lavoro sublime, affascinante, oscuro in cui immergersi in apnea per sondare le profondità dell'animo umano accompagnati da una colonna sonora ispiratissima che non lascia spazio alla noia nemmeno per un istante.
Se amate il funeral doom non potete lasciarvi sfuggire questa perla nera, che per quanto mi riguarda si candida con prepotenza come una delle uscite più succulente ed interessanti dell'anno del Signore 2021.
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