Copertina 7

Info

Anno di uscita:2006
Durata:14 min.
Etichetta:The Spew
Distribuzione:Masterpiece

Tracklist

  1. INNUMERICAL BONDS
  2. HUBG THROUGH A COAT HANGER
  3. ABORTION THROUGH A STRAW
  4. PRESCRIBING THE FRACTURED FORM (NOISE REMIX)
  5. OPEN CONCAVE CHEST WOUNDS
  6. SUICIDE AS SELF EXPRESSION

Line up

  • Niccolai Twombly: bass
  • Devon Wedge: vocals

Voto medio utenti

I Terminally Your Aborted Ghost si ripresentano sul mercato nel 2006 con questo "Suicide As Self Expression", che si rivela essere la ristampa dell'EP autoprodotto dal gruppo "The Art Of Suicide As Self Expression" datato 2002.
Nei 15 minuti di durata del disco i Terminally Your Aborted Ghost si dilettano a fondere sfuriate degne del grindcore più crudo e diretto con passaggi meno violenti di stampo death metal. A tal proposito basta ascoltare l'opener "Innumerical Bonds", che apre le danze con un arpeggio di chitarra dissonante per poi assumere una forma maggiormente deatheggiante con un riff cadenzato per poi, con un climax di tensione, dare spogo all'appeal più grindcore del gruppo, con batteria a mille e un cantato urlato a squarciagola. Il tutto ovviamente in un lasso di tempo molto limitato, come è giusto che sia per un disco grind che si rispetti. Anche la seguente "Hung Through A Coat Hanger" segue la struttura dell'opener, privilegiando maggiormente la velocità e una furia esecutiva più marcata. Le restanti quattro tracce fanno pendere l'ago della bilancia alternatamente verso il grind o verso il death, creando anche una certa eterogeneità dei pezzi, pur mantenendo intatta la proposta musicale alla base di "Suicide As Self Expression".
A livello di suoni c'è da dire come il gruppo sembra suonare strumenti della Playmobil o comunque strumenti giocattoli, soprattutto per quel che riguarda la sezione ritmica, ma va fatto presente che comunque un certo appeal underground che aleggia sul disco non è male. Dopotutto si tratta di grindcore, un genere che male si presta a produzioni con tutti i crismi, in virtù anche delle tematiche trattate e della sua storia.
Questo "Suicide As Self Expression" è un bel disco, diretto, brutale, violento che condensa il 15 minuti tutta la sua furia espressiva, risultando molto gradevole (anche se forse il termine non è quello più adatto per un album grind) e amalgamando molto bene gli elementi death e quelli grindcore.
Nota di rilievo anche per il digipack, con custodia cartonata molto bella che rende il prodotto appetibile anche dal punto di vista estetico, anche se la mancanza di un booklet si fa sentire soprattutto per tutti coloro che vogliono approfondire anche l'aspetto testuale dei Terminally Your Aborted Ghost. In ogni caso on un capolavoro, ma consigliato a chi ama le frange più estreme di metal.
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

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