Secondo full length per gli italiani
Schysma, e tanto è successo dal debut
Idiosyncrasy del 2014. Tra i vari cambi di lineup, per esempio, non può non spiccare l'ingresso in formazione della cantante
Eliana Sanna, che dà sicuramente una impronta molto diversa alle canzoni della band di
Martina Bellini e soci. Mi spiego: la Sanna è un soprano, ed usa la sua voce in maniera molto potente, avvantaggiata tra l'altro di un mix che la fa 'uscire' parecchio; il risultato è che le canzoni sono inevitabilmente 'sbilanciate' verso la parte vocale, che di per sé è sicuramente esuberante, invadente, protagonista, pure troppo...
Le canzoni di "
Schysma" potrebbero essere catalogate come una sorta di power/prog molto contaminato, interessanti e poco canoniche; il tutto, però, diventa (posso dire purtroppo) una tela sonora dietro l'esibizione della singer, che, per quanto dotata, toglie alle composizioni il senso della misura.
L'album è comunque interessante, molto ben suonato e prodotto bene; mi piace la nuance prog di "Origins" o il tocco moderno delle tastiere di "Romances for Weak Minded", così come il power 'pestato' di "Redrum". I pezzi interessanti non mancano, a patto che siate disposti a far pace con una produzione estremamente sbilanciata su una voce potente ma 'esagerata'... A voi la scelta.
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