Non ci siamo.
"
Trinity of Evil" è il terzo capitolo della saga di
Giotopia, al secolo
Gio Smet, musicista e cantante belga, autore di tutto in questo progetto, che (come anche i due capitoli precedenti) vede la solita pletora di guest vocalists interpretare i vari personaggi della storia, storia peraltro abbastanza fumosa anche leggendo i testi...
Ma qui il problema non sono (ovviamente) i vocalists, tutti dotati e professionali (c'è anche
Apollo Papathanasio, che ricordo molto piacevolmente nei Firewind un decennio fa o giù di lì), ma sono le composizioni. Banali, scialbe, arrangiate in maniera raffazzonata, il symphonic power metal che dovrebbe essere di chiaro stampo Rhapsodyano e affini si riduce ad una noiosa tiritera, in cui peraltro le batterie sono (sembrano?) tutte campionate in studio. Non parliamo del mixing o della qualità del suono, che è più o meno quello che potrei fare io col mio computerino e il mio Cubase LE4, se mi ci mettessi. Andrà bene per un demo o per qualcosa di
indie (che parola di mer*a, prometto di non usarla mai più), ma qui stai cercando di imbastire un album di symphonic fantasy metal! Ma hai per caso sentito cosa c'è in giro, qual è il livello di produzione medio, soprattutto in questo genere?
Non ci siamo, purtroppo, e mi dispiace perché sento l'amore e la fatica profusa da mr. Smet, ma un prodotto così è purtroppo irricevibile, nell'odierno panorama musicale.
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