Glasgow - Zero Four One - Reissue

Copertina 7

Info

Anno di uscita:2021
Durata:44 min.
Etichetta:AOR Heaven

Tracklist

  1. WE WILL ROCK
  2. SECRETS IN THE DARK
  3. BACK ON THE RUN
  4. MY HEART IS RUNNING WITH THE NIGHT
  5. MEET ME HALFWAY
  6. UNDER THE LIGHTS
  7. NO MORE LONELY NIGHTS
  8. BREAKOUT
  9. WILL YOU BE MINE (BONUS TRACK, 7″ SINGLE 1988)

Line up

  • Michael Boyle: vocals
  • Archie Dickson: guitar
  • Neil Russell: bass
  • Paul McManus: drums
  • Gavin Povey: keyboards
  • Don Airey: guest on keyboards

Voto medio utenti

Da quella variegata fucina metallica denominata NWOBHM riemergono nel 2021 i Glasgow e lo fanno grazie all’attenta opera “archeologica” della AOR Heaven.
Scozzesi (ma va?), con un albo (pubblicato originariamente dalla Sonet nel lontano 1987) che prende a prestito il prefisso della città da cui provengono, i nostri propongono un intrigante ibrido tra AOR e hard-rock, collocandosi nel medesimo raggio d’azione di formazioni come Magnum, Heavy Pettin’, Lionheart, Grand Prix e Grim Reaper.
“Zero four one”, a cui ha contribuito anche il celebre Don Airey, è un buon esempio della ricca germinazione di un movimento che alla fine degli anni ottanta aveva già esaurito la sua spinta primordiale e assorbiva altresì suggestioni melodiche “americane”, nel tentativo di rendere più “appetibile” la proposta.
A ben sentire, forse le modulazioni vocali abbastanza espressive ma non molto estese di Michael Boyle non erano particolarmente adatte al genere, ed è per questo che il vocalist appare più a suo agio nell’anthem Helix-escoWe will rock” che non nella pomposa "Will you be mine”, la bonus track (tratta da un singolo del 1988) di questa riedizione dell’opera.
Andiamo certamente meglio in “Secrets in the dark”, altro brano dalle melodie “adulte” in cui però Boyle domina con maggiore sicurezza le sue influenze Perry-iane e un approccio analogo si può apprezzare nella discreta “Meet me halfway”, nella riuscita "Under the lights” e nella graziosa ballata "No more lonely nights”.
Tra i momenti piacevoli del programma annoveriamo anche il crescendo emotivo della notturna “Back on the run” e le vibranti pulsazioni di "Breakout”, mentre leggermente meno efficace appare il clima “sintetico” di “My heart is running with the night”, con cui concludere le annotazioni su un album decisamente “figlio dei suoi tempi”, che merita l’attenzione di tutti gli implacabili indagatori del rock albionico.
A beneficio di questi ultimi, aggiungo infine che la nuova stampa del disco è limitata a cinquecento copie, è disponibile esclusivamente tramite il mailorder dell’etichetta tedesca ed è impreziosita dalle note di copertina di Dave Reynolds e dal mastering di Chris Lyne.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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