"Corri più forte e pensa di più, sei sempre stato indietro fin dal momento in cui, hai scelto di non scegliere hai delegato e poi... è ora di crescere viviamo tempi bui"

Comincio così questa recensione, con le parole taglienti del ritornello dell'opener "Tempi Bui" che mette subito le carte in tavole: gli Annozero non si nascondono dietro ad un dito e fin da i primi solchi di questo mini mostrano a chiare lettere cosa vogliono fare.
Un Punk Hardcore veloce che vede nello spessore dei volumi e la rotondità dei suoni Metal quel pizzico di modernità che basta per non rendere il loro sound stantio e quella strizzatina d'occhio allo Skate Punk canterino che rende le loro canzoni immediate ed efficaci, con una squisita attitudine live.
E sapete qual è il bello di tutto questo? Che gli Annozero riescono a fare bene tutto questo: le canzoni hanno potenza ed energia ma al tempo stesso hanno delle linee melodiche accattivanti e riuscite senza MAI scadere nel Pop Punk innocuo e zuccherino.
Nelle sezioni più moderne possono venire in mente (pur con tutti i distinguo del caso) i Linea 77, i testi dimostrano che questi tre ragazzi hanno effettivamente qualcosa da dire e queste cinque canzoni dimostrano chiaramente che Luca Catapano, Daniele Cogo ed Emanuele Cacchioni sanno scrivere le canzoni, con la conclusiva "Vive Ancora" a rappresentare un vero e proprio inno del gruppo.

La band sul suo bandcamp dichiara che "Catarsi" è "un ritorno e una riscoperta delle radici Hardcore e Metal di fine anni 80 inizio anni 90 che hanno reso celebre Torino (ed Aosta) nel panorama nazionale e in qualche caso internazionale": cari lettori, lasciatemi dire che ciò traspare chiaramente in questi 17 minuti di musica.
Personalmente attendo con grande curiosità nuovi sviluppi: adesso però mettetevi sotto per nuovi pezzi per un lavoro dal minutaggio un po' più consistente... dopotutto non crederete mica di cavarvela con così poco cari Annozero, eh!?

Un piccolo elogio alla Scatti Vorticosi Records che ha creduto in questo lavoro e in chiusura aggiungo che qui è coinvolto a più livelli (la vedete la copertina minimale?) un ex Arturo...