Aokigahara, conosciuta anche con il nome di Jukai (letteralmente in giapponese "
Mare di alberi"), è una foresta che sorge alle pendici nord-occidentali del Monte Fuji in Giappone.
E' tristemente nota come "
Foresta dei Suicidi" per l'alto numero di persone che la sceglie come teatro per togliersi la vita.
Ispirandosi a questo luogo il talentuoso polistrumentista statunitense
Austin Kruger ha dato vita al proprio progetto solista
Suicide Forest, che assai poco sorprendentemente porta avanti l'idea espressa a chiare lettere sulla propria pagina facebook ufficiale:
"
Cerco di promuovere l'autodistruzione ed il nichilismo poichè serve a ricordare che l'esistenza è priva di significato e che siamo tutti ugualmente privi di valore"
A tre anni dal debut omonimo del 2018, grazie alla label milanese
Avantgarde Music,
Kruger pubbica il secondo disco della propria carriera intitolato "
Reluctantly" che evolve ed espande il classico DSBM degli esordi per incorporare elementi atmosferici e post-black/shoegaze al fine di rendere ancora più emotivamente coinvolgente la propria musica.
Partiture solenni e sottilmente inquietanti che richiamano
Burzum (speriamo si possa citare ancora nelle recensioni senza incorrere in qualche folle censura...) si affiancano a riff dissonanti e graffianti in cui fanno capolino i
Cradle of Filth oltre a lunghi interludi in cui il suono pulito delle chitarre regna incontrastato.
Le 5 tracce -tutte di durata importante- sono multiformi, sfaccettate, offrono uno spettro di sonorità cangianti che passano in pochissime battute dalla calma glaciale alla furia più implacabile; ed altrettanto fanno le parti vocali (sempre curate da
Kruger) ora sussurrate ora strazianti e sofferte.
Il disco vuole -e lo scopo è raggiunto senza dubbio- essere la colonna sonora per le anime lacerate, per coloro che non trovano pace nè sentono di fare parte del mondo; in tale direzione vanno anche le liriche di
Austin che ne parla in questo modo:
"
L'intero album si concentra sui temi del risentimento e dell'isolamento, e considerando che la totalità di Reluctantly è stata registrata durante il blocco dovuto al Covid-19, tali sentimenti sono stati solo aggravati".
"
Siamo nati soli, viviamo soli, moriamo da soli. Solo attraverso l'amore e l'amicizia possiamo creare per un momento l'illusione di non essere soli."
-
Orson WellesSuicide Forest - "
Reluctantly" (full album)
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