Devo ammettere che quando a suo tempo acquistai il secondo LP degli Elixir, "Lethal Potion" (Sonic Records, 1990), fui attratto più dalla presenza sul disco dell'ospite Clive Burr (ex Maiden ed all'epoca in attività con i Desperado di Dee Snider) che da un reale interesse per gli Elixir. Invece quel disco non era affatto male. Ed ora lo conferma la sua riedizione, dove è stata ristabilita la scaletta, ma anche il mixaggio, che gli Elixir avrebbero voluto già all'epoca, e sopratutto ritroviamo tre tracce che erano rimaste fuori dalla prima stampa.
Gli Elixir erano arrivati alla vigilia delle registrazioni dell’album con grossi problemi di formazione, a causa dell'uscita dei fratelli Dobbs (poi rientrati nel gruppo), così Clive Burr gli venne incontro incidendo le parti di batteria, compiendo, ovviamente, un ottimo lavoro.
"Sovereing Remedy" (beh... ed ovviamente pure "Lethal Potion") ci mostra una band ancora legata agli stilemi della NWOBHM ("Visions of Darkness", "Shadows of the Night"), ma che allo stesso tempo protende a soluzioni Hard Rock (l'ottima "She's Got It", "Last Rays of the Sun" o "Llagaeran", brano che ricorda i Rainbow) e melodiche ("Edge of Eternity", "(When We're) All Together Again").
Tra i pezzi sinora inediti fa davvero piacere veder rispolverate due canzoni notevoli come la marziale ed epica "Legion of the Eagle" e l'energica ballad "Lost in a Dream" (con un ottimo Paul Taylor), mentre l'altro recupero è in realtà solo un breve outro che riprende il tema dell'introduttiva "Metal Trance".
Dopo l'uscita di "Lethal Potion" gli Elixir erano poi spariti dalle scene per parecchi anni e si erano rifatti vivi solo nel 2001. Da allora hanno realizzato due nuovi dischi, "The Idol" (2003) ed il recente "Mindcreeper" (2006), ristampato i vecchi lavori e pubblicato anche un live. Una seconda giovinezza, e con la classe dei tempi migliori.
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