Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2021
Durata:15 min.
Etichetta:AFM Records
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. FACE OF A STRANGER
  2. EVERY HEART IS BURNING
  3. WHERE THE ANGELS FLY

Line up

  • Udo Dirkschneider: vocals
  • Peter Baltes: vocals, bass
  • Manuela Bibert: vocals
  • Stefan Kaufmann: guitars
  • Mathias Dieth: guitars
  • Sven Dirkschneider: drums

Voto medio utenti

Avete presente quelle discussioni in famiglia, dove prima per un paio di ore buone tutti si mandano a quel paese, per poi ritrovarsi un paio di anni dopo (quasi) tutti insieme a bersi una birra e ricordare i bei tempi? Beh, con i Dirkschneider & The Old Gang la storia è piuttosto simile. Se fino a un paio di anni fa sembrava scorrere diciamo tutto bene, con da una parte il fronte Accept capitanato da Wolf Hoffmann tirava avanti, e dall'altra gli U.D.O. di Udo Dirkschneider faceva lo stesso, con l'uscita del bassista Peter Baltes dai primi, è cambiato tutto.

Sì, perché prima il buon Peter dichiarò di avere in mente dei cambiamenti al di fuori del mondo musicale, per poi figurare assieme all'ex "nemico" Udo, e l'ex batterista degli Accept Stefan Kaufmann in questo EP "Arising". In tutto ciò, immaginatevi un punto interrogativo grande come una casa sopra la testa di Hoffmann, e il quadro direi che è completo.

Questo nuovo EP prosegue sulla stessa scia sulla quale avevamo lasciato gli U.D.O. con il loro ultimo lavoro "We Are One" lo scorso anno, ovvero un heavy metal orientato su lidi sinfonici, con un uso dell'orchestra ben calibrato e mai troppo invasivo, e anche l'uso di una voce femminile, tale Manuela Bibert.

Immagine


Tre pezzi per la durata totale di quindici minuti scarsi, ma la qualità si sente, e dopotutto come si può rimanere indifferenti a un pezzo pomposo come "Where The Angels Fly", dove l'alternanza fra il tono di voce ruvido di Udo, quello di Baltes, che si occupa di alcune parti vocali, e quello della Bibert si fondono alla perfezione? Si torna con "Every Heart Is Burning" a dei riff più massicci che riportano ai tempi di "Metal Heart", e dove ancora è il ritornello a farla da padrone, con un'esplosione sonora che difficilmente lascerà indifferenti. Con "Face Of A Stranger" si punta ancora una volta sul mid tempo, ben riuscito, ma meno di impatto, ma dove comunque per i fan degli Accept sarà una bella emozione tornare a sentire cantare Baltes, che sicuramente non è l'ultimo arrivato. Ottimi anche gli assoli di Mathias Dieth, ex U.D.O., che non sfigura in alcun modo, e riesce a farsi sentire in tutto l'EP.

Potrei dirvi che tutto questo progetto alla Dirkschneider &The Old Gang mi sappia come di un grande scherzo diretto a Wolf Hoffmann. Potrei sempre dirvi che alla lunga queste composizioni orchestrali stanchino, e che le differenze durante i vari ascolti siano veramente poche. Ma da grande fan degli Accept, soprattutto quelli storici, ho avuto un gran piacere nell'ascoltare questo EP, che con tutti i suoi difetti che possono saltar fuori alla lunga, risulta convincere appieno. Ma allo stesso tempo spero che questa strada sinfonica intrapresa non duri a lungo, visto il potenziale di questa "reunion" che a mio parere andrebbe perso se si continuasse su questa via.



Recensione a cura di Francesco Metelli

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.