Altra ristampa della
High Roller Records ed altra scusa per poter parlare di una cult band: per chi non sapesse i
The Obsessed fanno parte di quel manipolo di band che andarono a forgiare il Doom Metal americano e non solo.
Quella di questo power trio delle tenebre è una storia (come da tradizione del genere, vedasi il caso emblematico dei
Pentagram) complicata che ha impedito al gruppo di ottenere di più in termini di successo e visibilità, ma ciò non toglie lo status cult che si sono conquistati nel corso del tempo grazie ad uno stile peculiare, tutto tipico delle lande statunitensi.
In effetti il gruppo americano si differenzia da quei ritmi lenti e ossessivi tipici del genere, andando a contaminare il genere con una squisita attitudine Rock ‘N Roll che dà potenza, forza e vitalità alla musica, con un riffing dal chiaro retrogusto Hard Rock anni ’70 che avrebbe fatto la gioia di qualunque band del periodo e delle ritmiche incisive che sanno dare quella dinamicità tipica del migliore Hard Rock americano con quel sentore Hard Blues che a volte affiora in fase ritmica e solista. Questo Hard Doom oggi farebbe la gioia di molti complessi che senza arte né parte, vanno a cimentarsi con lo Stoner Rock/Metal, con canzoni concise e dirette oltre ad alcune strumentali sorprendentemente divertenti, presenti soprattutto nella prima metà del lavoro, mentre nella seconda metà si sprofonda verso lidi più angosciosi e desolanti.
Tutto questo viene arricchito dalla voce di
Wino: di bravi cantanti ne è piano il mondo, ma di
grandi interpreti e soprattutto di persone che “vivono” un genere sappiamo essere ben più rari e il buon
Scott Weinrich è di diritto tra i più grandi interpreti di questo genere, come possono testimoniare i
fondamentali Saint Vitus.
Dopo
l’ottima raccolta "Incarnate Ultimate Edition" e
il pessimo "Live at Big Dipper" (entrambe uscite lo scorso anno), quindi è giunta l’ora di ristampare il secondo album
“Lunar Womb” del ’91 e come da tradizione della label tedesca si è deciso di rimanere fedeli alla stampa originale, quindi niente bonus track, niente cover alternative o remix strani. E meno male, visto che questo ci fa riscoprire questa perla dello Stoner/Doom/Rock americano in maniera pura e incontaminata, graziata da una copertina disturbante e inquietante come la musica presente.
41 minuti di musica che sanno essere potenti e affascinanti, accattivanti come atmosferici, come solo certo Doom Metal primordiale sa essere.
Un mood contemplativo che sa essere accattivante ci fa chiedere come sia possibile che un gruppo come i
The Obsessed non sia mai riuscito ad arrivare a certi livelli: con tutte queste ristampe ora non ci sono più scuse, dopotutto non è mai troppo tardi per scoprire realtà meritevoli e sfortunate, anche perché la musica, come tutta l’arte, non ha una data di scadenza.
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