I De Crew sono una band italiana qui al quarto disco ed esistente sin dal 1991. Non so se la nomea di band “cult” che si portano dietro sia più o meno meritata, anche perché prima di ascoltare questo “Dynamics Of Human Behavior” non avevo ascoltato nulla, tuttavia devo dire che il disco in oggetto ha il suo bel perché. L’hardcore metallizzato della band ha il suo punto di forza, oltre che nell’impatto, soprattutto nella melodia, la quale si discosta dai clichè del genere e non appare mai forzosa. Questa sensazione è accentuata dalla voce del singer, il quale quando non va di screamin’, ha un tono melodico molto particolare e decisamente piacevole.
Sebbene la band si richiami ad acts quali Atreyu e Caliban, dobbiamo dire che i De Crew mantengono comunque un proprio stile personale.
Dieci pezzi potenti, coinvolgenti, tirati, mai un calo di tensione, energia ed adrenalina sprizzano da pezzi come “From The Undreground”, “Chalk Peolpe” e “Phard Bore”. Pezzi che quando accelerano sanno far veramente male.
Buona la produzione, che oserei definire quasi da anni ’90, quindi sì potente, ma anche ricca di feeling, a dispetto invece delle moderne produzioni, i cui suoni ti spaccano le orecchie, ma che spesso risultano troppo fredde.
Il disco fila via che è una meraviglia, fino alla conclusiva “L.I.P.H.I.S.”, aperta da chitarre liquide e psichedeliche, accompagnate spesso da vocals quasi eteree e sognanti, anche se deturpate e squarciate dallo screamin’.
In definitiva un disco veramente molto bello, un prodotto di qualità (anche nell’artwork), e un piccolo goiello della scena italica.