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Parish sono un trio londinese attivo da un paio di anni, dedito ad un retro-rock/proto-metal molto anni '70. Forti influenze non solo dagli immancabili Black Sabbath, ma anche da bands come Witchfinder General, Trouble e soprattutto Pagan Altar.
In questo Ep di quattro brani possiamo infatti cogliere quell'atmosfera uggiosa e rurale, tipicamente inglese, che caratterizza i lavori dei Pagan Altar o anche dei Wishbone Ash.
Dai nomi citati si può evincere che siamo in presenza di un sound decisamente vintage, ombroso e raffinato, dal retrogusto mistico e pagano. Gli stessi musicisti sottolineano che il lavoro è ispirato al tumultuoso periodo della Guerra Civile Inglese nel 1600.
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Apothecary" è un mid-tempo Sabbathiano cadenzato e ritmato, con qualche eco di nwobhm, dove risaltano sia le linee vocali gradevoli ed orecchiabili ma velate di nostalgia (alla Uncle Acid) che il solismo hard limpido e pungente. Più lenta e doomy
"In the shadow of the hill", dalle tonalità tristi ed un tocco quasi da vecchio rock progressivo.
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The plea" è un altro buon episodio doom rock dalle coloriture malinconiche che pare un mix tra Trouble e Sabbath, mentre la conclusiva
"By a bandit's knife" è una breve ballad dalla chiara impostazione english-folk. Toni e sonorità bucoliche che non spiacerebbero ai Led Zeppelin più agresti.
Ep discreto, adatto a chi cerca stili nettamente vintage. Buon songwriting, qualche idea convincente, ma c'è da lavorare. Soprattutto per sdoganarsi dai punti di riferimento, che appaiono ancora troppo marcati.
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