Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2021
Durata:51 min.
Etichetta:Haywire Records

Tracklist

  1. RETROFUTURE CAVEMAN
  2. INFECTED BY FRIENDSHIP
  3. THE ENABLER
  4. WESTERN LUV '67
  5. WHEN THE SLEEPER AWAKENS

Line up

  • Alexandru Wehry: guitar
  • Casian Stanciu: guitar
  • Mihai Guta: bass
  • Flavius Retea: drums, percussion, keyboards

Voto medio utenti

Anche la scena rumena di rock alternativo vanta i propri veterani. Tra questi i Methadone Skies, di Timisoara, che calcano i palchi da una dozzina di anni e pubblicano ora il loro quarto full-length.
La band è strumentale e propone un sound decisamente raffinato e trasversale. Un post-rock/metal molto diluito, votato ad una scrittura progressiva e complessa ma anche infarcito di elementi psichedelici e stoner.
Cinque brani lunghi ed atmosferici, prevalentemente placidi ed avvolgenti, dove i passaggi più nervosi vengono nettamente sovrastati da un mood riflessivo legato ad un'interpretazione psycho-prog. Situazioni ai limiti dello stordimento oppioide le troviamo ad esempio negli undici minuti di "Western luv '67", dove l'incrocio di fasi lunari con qualche sferzata noise ricorda alcune sperimentazioni degli Oneida. Più ruvido il lavoro chitarristico in "When the sleeper awakens", pezzo decisamente post-rock alla God Is an Astronaut che i rumeni sviluppano bene, anche grazie a sapienti inserti elettronici. Il passo è deciso, la cadenza impulsiva, le tastiere offrono una sfumatura di maestosità energetica.
Molto più liquida, meditativa e rilassante la suite che da titolo al lavoro (17 minuti). Un viaggio in crescendo che aumenta d'intensità scenografica con lo svilupparsi del brano, mantenendo però la propria indole progressiva. Sembra di ascoltare i King Crimson che flirtano con le strutture urgenti degli Intronaut. Pezzo ben costruito, ma alla lunga fin troppo dispersivo e sperimentale.
Il quartetto est-europeo mi convince maggiormente quando punta su temi sintetici ("Infected by friendship","The enabler"), dove è abile a coniugare partizioni soffici ed eleganti con spinte post-rock alla Isis. Atmosfera nostalgica e meditativa, arrangiamenti sobri ma adeguati, buona capacità tecnica, nel primo caso. Più groove stoner e pesantezza ritmica nel secondo.
Disco che richiede un certo impegno nell'ascolto, con alcune eccessive ridondanze. Prova sufficiente, ma migliorabile. Consigliato solo agli amanti del rock strumentale con taglio psichedelico di ultima generazione.

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.