Questo debut dei teutonici
Angel Dust era stato sepolto per troppo tempo dalle polveri, questo perché è uscito in un’annata che per il movimento metal ha generato tanti capolavori.
Infatti questo esordio uscito per la piccola
Disaster nel 1986 vale la pena essere riscoperto, bene ha fatto la
High Roller a ripubblicarlo in vinile; è un manifesto di incorruttibile speed/ thrash metal.
Certamente chi segue il nuovo corso dei tedeschi rimarrà di sasso, perché la band ha spostato le sue coordinate verso un power metal roccioso, ma credetemi che anche qui la melodia si trova.
Album breve di neanche quaranta minuti scarsi come si faceva una volta, senza fronzoli ne riempitivi ma con tanto testosterone, grinta e voglia di spaccare il mondo; questi erano i nostri, forse data la giovane età e l’entusiasmo hanno confezionato un disco veloce e letale come un proiettile.
Partendo dall’apertura “
I’ll come back” preceduta dalla strumentale intro e titletrack che omaggia palesemente il tema fulciano di “
…E Tu Vivrai Nel Terrore! L’Aldilà”, riffing serrato, marcia inarrestabile e un solo armonizzato, le vocals pulite ma non troppo rendono bene.
Altro pezzo di buona fattura è “
Fighter’s return”, prende il via con un up tempo sincopato per poi ecco arrivare la bordata veloce con un chorus a presa rapida come il solo.
Che dire se non che questa ristampa va posseduta e ringraziare chi ha reso possibile la riscoperta di un disco di buon valore e manifesto di quell’epoca irripetibile che erano gli eighties.
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