Vexillum - When Good Men Go To War

Copertina 7,5

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2021
Durata:66 min.
Etichetta:Scarlet Records

Tracklist

  1. ENLIGHT THE BIVOUAC
  2. SONS OF A WOLF
  3. VOLUNTARY SLAVES ARMY
  4. WHEN A GOOD MAN GOES TO WAR
  5. LAST BEARER'S SONG
  6. THE DEEP BREATH BEFORE THE DIVE
  7. PRODIGAL SON
  8. FLAMING BAGPIPES
  9. WITH MY HANDS
  10. THE TALE OF THE THREE HAWKS
  11. QUEL CHE VOLEVO

Line up

  • Michele Gasparri: guitars
  • Dario Vallesi: vocals
  • Francesco Ferraro: bass
  • Efisio Pregio: drums
  • Francesco Caprina: guitars

Voto medio utenti

Ben 6 anni sono passati dall'ultima release degli italiani Vexillum, l'ottimo "Unum" del 2015. Tanto tempo, che ha dato possibilità alla band di concentrarsi con maggiore attenzione sulla composizione del suo successore, "When Good Men Go To War". Partiamo dicendo che la band non sconvolge nulla, sia in termini di lineup che di sound, dove le influenze molto presenti dei Blind Guardian sono sempre presenti, anche se in maniera meno presente, e quel tocco di folk dà sempre quel quid in più.

I Vexillum vogliono stavolta narrare la storia del viaggio di un uomo attraverso il mare, fra le sue gioie e i costanti pericoli, e già posso affermare senza problemi che la band pisana stavolta ha fatto un altro centro. Sì, perché seppur a discapito di una lunghezza leggermente spropositata, la band di Michele Gasparri e soci riesce sempre a costruire ottimi ritornelli su riff a volte rocciosi, altre volte più melodici.

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Un esempio chiaro è l'iniziale "Enlight The Bivouac", della durata di 11 minuti, ma che grazie a un songwriting ispiratissimo riesce ad essere più che coinvolgente, e a sembrar durare almeno la metà. "With My Hands" casca un po' nella trappola del troppo che stroppia, ma è da segnalare la tripletta formata dalla Titletrack, "Last Bearer's Song", e "The Deep Breath Before the Dive", tutti pezzi che portano l'album a un livello veramente alto, e che anche grazie a un inserimento di tastiere ed elementi folk metal mai troppo invasivi riescono a convincere. Un ottima produzione, che mette in risalto tutti gli strumenti donandogli personalità e non facendoli suonare freddi, inespressivi, è sicuramente un altro punto in più da dare al disco, che nelle finali "The Tale Of The Tree Hawks", dove la voce graffiante e potente di Dario Vallesi si rende protagonista indiscussa, e "Quel Che Volevo", ballad cantata in madrelingua, chiude in bellezza un disco sicuramente riuscito.

A fronte di ben pochi difetti, come una durata un po' eccessiva, "When Good Men Go To War" risulta essere una pubblicazione assolutamente da promuovere, e dove gli anni di attesa sono stati sicuramente ripagati.

Recensione a cura di Francesco Metelli

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