Copertina 6,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2007
Durata:44 min.
Etichetta:Candlelight
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. A LIFE ABOUT MY SABBATH
  2. DEMONIC ORDER IN THE ETERNAL FASCIST'S HALL
  3. BENEATH THE WINGS OF THE BLACK VOMIT ABOVE
  4. THE DEEDS THAT GRASO TO THE CANDLE'S SHADE
  5. MANDRAGORA OFFICIANORUM
  6. GOATBREATH
  7. DEEP IN THE POT OF FRESH ANTIPODAL WEAVE
  8. DJERVE DJEVEL

Line up

Non disponibile

Voto medio utenti

Se devo essere onesto fino in fondo, questo nuovo disco di Furze mi ha lasciato inizialmente perplesso. Pur essendo tipicamente, e tradizionalmente Black Metal a livello formale e strutturale, conserva qualche anomalia per tutto il resto. Gli ingredienti come al solito ci sono tutti, ed è inutile stare qui a ripeterli nuovamente, le stranezze provengono ogni tanto, a sprazzi, in soluzioni ritmiche contorte e in riffs dal carattere lievemente bizzarro e particolare. Elementi alla lunga interessanti, ma che possono far storcere il naso all'ascoltatore, bisogna farci il callo. Per tutto il resto siamo alle solite, un Black Metal freddo e ferale quindi, dove spiccano Demonic Order In The Eternal Fascist'S Hall (lo so, titolo ambiguo, come un po’ tutto qui), e aggiungerei anche Beneath The Wings Of The Black Vomit Above, due brani nelle strutture frammentati e solo apparentemente poco scorrevoli. Tutto sommato però è proprio qui la forza e il carattere di Furze, nel suo essere spigoloso e tagliente, anche grazie ad una produzione veramente zanzarosa e grezza, ma mai caotica, le melodie e le armonie, come per i riffs ritmici sono sempre tranquillamente distinguibili, con quel loro alone di marcio e di lugubre, un po’ come per Under A Funeral Moon, sapete già chi sono gli autori, vero? Ora non vorrei sembrare megalomane, nel complesso questo terzo UTD (??) presenta per la maggior parte dei casi un modus operandi totalmente Black Metal, solo a tratti, ma si parla di episodi, emergono stranezze, controtempi, cambi di registro che possono dare in qualche modo "fastidio", in definitiva è tutto voluto, rende la faccenda ancor più storta del dovuto, un esempio? Goatbreath . Non resta molto altro da aggiungere, Furze giunge al suo terzo capitolo con una sufficienza meritata, non è un capolavoro, ma nemmeno un disco da infamare UTD, chi si accontenta sicuramente ne saprà godere.
Recensione a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

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