Ecco la ristampa di questa one-man band statunitense fondata da tale
Xaphan, personaggio attivo nell’underground estremo già con
Summon, Lucifer’s Hammer e molti altri.
La bio inclusa dalla label fa dei nomi pesanti come influenze espresse in questo progetto musicale, spesso queste notizie vanno prese non con le molle, di più.
Perché a volte si scomodano nomi eclatanti salvo poi non trovarne traccia alcuna nei dischi di riferimento; qui si fanno i nomi di due formazioni seminali ed entrate di diritto nella storia della musica come
Bathory e
Pink Floyd.
Devo dire che se dei primi c’è qualcosa di percepibile ma non troppo, sui secondi si sente l’influenza che lega il lavoro, ma non sono i
Floyd di lusso che conoscono tutti; il nostro prende a piene mani dalla band inglese degli esordi, quella più acida, psych, barrettiana, tant’è vero che ha riletto in questo debutto la mitica “
Astronomy domine” rendendola più selvaggia ma riconoscibile.
Si parte con la strumentale “
The shadow”, composizione atmosferica lasciata alle tastiere che porta a “
The Immersing soul”; brano black/ thrash con una produzione scarna e riff in tremolo.
La voce del factotum in questione è ricca di eco e riverberi e si alternano rallentamenti minacciosi a tempi più serrati.
“
Rebel of fallen angels”, è un veloce brano black and roll, si sente nell’uso del riffing.
C’è da dire che non è affatto male questa traccia con un solo dissonante e un rullante ben presente come il basso che pulsa.
La titletrack è un black metal atmosferico dalle tinte doomy con un tappeto di tastiere sullo sfondo.
Le vocals del nostro sono acide sempre adoperando l’uso dell’eco; il solo è acido e ricco di distorsore.
“
Lostlessness” è una strumentale dove si sente l’influenza floydiana con l’arpeggio di chitarra e le vocals sussurrate ma trattate che si collega direttamente alla cover della band di Cambridge.
“
Osculum infame”, è una delle tracce più lunghe del disco; inizio atmosferico con arpeggi di chitarra e qualche accenno di tastiera.
Ed ecco nella metà l’influsso barrettiano con riff di chitarra psych, atmosfere acide di fine anni 60 che richiamano molto la prima parte della carriera della band britannica.
Una buona ristampa per questo interessante progetto che unisce atmosfere psichedeliche ad abrasive sonorità black metal
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