Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2021
Durata:55 min.
Etichetta:Argonauta Records

Tracklist

  1. WHEN THE FEAR SUBSIDES
  2. I BARE THE SCARS
  3. TAKE YOUR PAIN AWAY
  4. END OF TIMES (2020 VERSION)
  5. SUFFER, THEN WE'RE GONE
  6. REFUSE TO FALL
  7. PROGENY OF PAIN
  8. WISDOM BESTOWED
  9. BLINK OF AN EYE (BONUS TRACK)

Line up

  • Bill Herrick: bass
  • Kyle Hebner: drums
  • Kieran Beaty: guitars
  • Dwayne Eldredge: guitars
  • Andrew Stachelek: vocals

Voto medio utenti

In questi ultimi giorni, più mi capita di scavare nell’underground, e più trovo gruppi che riescono a far riaccendere quella lampadina, o come viene chiamata in amore, lo scocco della scintilla. E’ il caso dei Mourn The Light, quintetto proveniente dal Connecticut che propone un Doom/Heavy metal molto ispirato ai padri del genere, come Candlemass, Saint Vitus, e Trouble.

Dopo un EP e un paio di singoli, la band arriva in questo 2021 con il debut album “Suffer, Then We’re Gone”. Fra tutte le diverse componenti del sound del gruppo e influenze, spicca la voce penetrante e evocativa di Andrew Stachelek, che nelle varie “When The Fear Subsides” o “Take Your Pain” riesce a dare sempre quel quid in più, e dove parti di chitarra più rallentate alternate ad altre più veloci che richiamano la NWOBHm riescono a dare ai pezzi un’impronta assolutamente personale e mai banale. Ci sono anche riff che ricordano di lontano delle cavalcate maideniane, come in “Refuse To Fall”, ma i Mourn The Light riescono sempre a non eccedere troppo nel citare le diverse ispirazioni, cosa che per una band al debutto è sicuramente impressionante.

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La Titletrack eccede un po’ troppo in una lunghezza che poteva essere tagliata almeno di due minuti, ma in tutto l’ascolto generale di “Suffer, Then We’re Gone” si ha comunque l’impressione di avere davanti una band conscia del proprio talento, e che sa concretizzare le proprie idee, certo con difetti qua e là, ma nulla che possa esser ritenuto inascoltabile. Prendete ad esempio “Wisdom Bestowed”, dove l’alternanza di parti più aggressive ad altre più melodiche è mescolata alla perfezione, e sembra di essere calati in atmosfere sognanti al confine fra l’Epic Metal e un Doom mai scontato.

Un ottima prova da parte della band statunitense, che se continuerà su queste direttive sono sicuro non smetterà di sorprendere, e se riuscirà a dimostrarsi capace di staccarsi da quelle influenze dei grandi mostrate in questo disco, potrebbe ritagliarsi un posto di tutto rispetto. Un’assoluta perla da scoprire in questo affollato 2021.

Recensione a cura di Francesco Metelli

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 05 ago 2021 alle 10:45

Ottimo, anche a me è piaciuto!

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