Volbeat - Rock The Rebel, Metal The Devil

Copertina 8

Info

Anno di uscita:2007
Durata:43 min.
Etichetta:Mascot
Distribuzione:Edel

Tracklist

  1. THE HUMAN INSTRUMENT
  2. MR. & MRS. NESS
  3. THE GARDEN'S TALE
  4. DEVIL OR THE BLUE CAT'S SONG
  5. SAD MAN'S TONGUE
  6. RIVER QUEEN
  7. RADIO GIRL
  8. A MOMENT FOREVER
  9. SOULWEEPER #2
  10. YOU OR THEM
  11. BOA (JDM)

Line up

  • Michael Poulsen: guitars, vocals
  • Anders Kjølholm: bass
  • Jon Larsen: drums
  • Fanz "Hellboss": guitars

Voto medio utenti

Secondo album per i danesi Volbeat di Michael Poulsen, che troverete inclassificati per quanto riguarda il genere proposto. Già, perchè i Volbeat sfuggono a qualsiasi catalogazione, cosa assai rara nel panorama metal odierno, e riescono a creare un sound tutto proprio, pur prendendo a piene mani da sonorità del passato. Non nascondono certo il proprio amore verso il rock 'n' roll degli anni '50 e '60 e leggende del calibro di Elvis Presley, Jerry Lee Lewis o Eddie Cochran, così come verso il sound unico di una leggenda quale Johnny Cash, o ancora un certo Mike Ness, degli impareggiabili Social Distortion. E' proprio da lì che i quattro danesi partono, per un esperimento che cerca di fondere queste fondamentali influenze con un sound metal odierno. Tentativo indubbiamente coraggioso, che ha già fruttato non pochi risultati a Poulsen e soci già dal primo album, e a cui ne assicurerà ancora di più questo nuovo "Rock the rebel / Metal the Devil", ulteriore evoluzione ed arricchimento del songwriting, a dimostrazione di una maturazione non indifferente. Artisticamente, questo secondo album dei Volbeat è molto più che piacevole, grazie a catchy ma ricercati brani quali "The Garden's Tale" o l'opener "The Human Instrument" e ancora "River Queen". Ma l'apice i Volbeat lo toccano con "Sad Man's Tongue", chiaro omaggio a Johnny Cash, tanto da richiamare nell'esordio l'indimenticabile "Folsom Prison Blues" nella linea vocale. Un'ulteriore nota a favore di questo squisito lavoro la giocano i testi, che più classici, ruvidi e introspettivi non si può, così come il look alla Mike Ness di Michael Poulsen (notare il tattoo Social Distortion sul braccio destro e l'immancabile canottiera modello "wifebeater" sul palco). Se proprio dovessi trovare una pecca, avrei preferito quà e là differenti scelte ritmiche, evitando un'abusata e fredda doppiacassa che proprio poco ha a che fare con il rough e schietto rock'n'roll sound. Ma ciò non toglie a questo "Rock the Rebel / Meat the Devil" un meritato 8.

Recensione a cura di Lorenzo 'Txt' Testa
Volbeat

Li ho scoperti di recente...GRANDIOSI!!!

Volbeat

Uno dei dischi migliori pubblicati quest'anno... Davvero un peccato che in Italia non se li fili nessuno, mentre in patria sono il primo gruppo "metal" ad ottenere risultati di un certo livello ed aprono i concerti di Metallica e Megadeth.

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.