Il 2007 si apre decisamente all'insegna di Jorn Lande, infatti, il cantante norvegese, assieme alla Frontiers, ha dato alle stampe due lavori: "Unlocking The Past" e "The Gathering", che dopo l'uscita dai Masterplan arrivano al momento giusto per rilanciare la sua carriera solista. Certo, rimanendo in attesa del prossimo episodio in coppia con Russell Allen, dato che il seguito di "The Battle" dovrebbe uscire in primavera sotto il titolo "The Revenge".
Tornando invece a "Unlocking the Past", quest’album è un tributo a musicisti e canzoni che hanno influenzato Jorn, si tratta per lo più di brani già registrati in passato, anche se alcuni erano rimasti sinora inediti, e l'unico registrato appositamente per questo disco è "Cold Sweat" dei Thin Lizzy. Diversi pezzi sono stati comunque rivisti nei suoni, con Jorn che ne ha ritoccato mixaggio ed arrangiamenti per ottenerne una resa migliore.
Si passa da veri e propri classici come "Burn", "Kill The King", "Perfect Strangers", "Fool for Your Loving" a brani meno noti quali "Naked City" o "The Day the Earth Caught Fire", tutti ovviamente accomunati dalla prestazione di Jorn, sin da subito stellare, a partire da "On and On" dei MSG, anche se le sue corde si fanno senz'altro più calde ed avvolgenti su "Fool for Your Loving", "Lonely Is the Word" e "Feel Like Making Love". I ritmi accelerano invece quando tocca a "Kill the King", e se la canzone dei Rainbow è uno dei brani più coverizzati nella storia dell'Hard Rock, con questa versione (che inizialmente doveva essere inclusa sul suo terzo disco solista, "Out to Every Nation") Jorn Lande rende un ottimo omaggio all'originale, cosa che gli riesce altrettanto bene anche con la graffiante "Cold Sweat".
Non imprescindibile, "Unlocking The Past" è in ogni caso un'ulteriore testimonianza della bravura di questo "zingaro" (non per niente la sua prima collaborazione risale ai Vagabond di Ronnie Le Tekro) del microfono.
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