Che il genere del power/symphonic metal abbia scricchiolato, recentemente, è un fatto ormai noto. Produzioni ipercompresse ed una generale mancanza di idee hanno di fatto appiattito la proposta sonora, creando un mare magnum di bands/clone, spesso difficilmente riconoscibili l’una dall’altra, e ancor più spesso caratterizzate dalla sola avvenenza della cantante di turno, mercificata e svilita del suo ruolo artistico in seno alla band.
Per fortuna, però, ogni tanto qualcuno rialza la testa e riesce a riaffermare la propria quota artistica, e questo non può che riempirci di piacere; ci riempie due volte, se poi la band in questione è italiana. Ecco come arriviamo a parlare del nuovo, bello, convincente album degli
Eternal Silence.
Pur mantenendo infatti intatti i tratti del canone di riferimento, “
Timegate Anathema” ha dalla sua linee vocali convincenti, un riffing serio e al servizio della struttura-canzone, due cantanti (Marika Vanni ed il chitarrista Alberto Cassina) di livello, ed una produzione sì ricca, ma che non affoga i brani in un mare di
piripiri elettronici e trigger. Se non fosse per le chitarre nel mix che, a mio avviso, avrebbero meritato mezzo db in più, e per la solita ipercompressione sul master che ormai è come l’herpes, l’album ha un suono convincente, perfettamente in linea con gli standards di settore.
Ma è il contenuto, finalmente, a meritare il titolone in prima pagina. Qui i brani sono ben costruiti, mai più lunghi di quel che serve, e sono sorretti da basi Heavy Metal molto solide. E, in tutto ciò, come fare a liberarsi di ritornelli da tatuaggio mentale, come quello di “
The Way of Time” o “
Heart of Lead”?
L’album, peraltro, sa giocare intelligentemente con i bpm, accelerando o rallentando dove serve, fornendo pezzi solidi e granitici come “
Edge of the Dream”, la trascinante “
Glide in the Air”, la ambiziosa “
My Soul Sad Until Death”, rallentando dove occorre (“
Lonely”, “
Firefly”) e lasciando che l’album respiri, a cavallo tra Kamelot, Within Temptation, una spruzzatina di Epica che non guasta mai e tanto, tanto talento tutto italiano.
Bravi dunque gli
Eternal Silence, e brava la
Rockshots Records ad intercettare e mettere a roster una band più che valida, che potrà togliersi delle soddisfazioni. Well done.
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