“The Enemy Within” è il disco d’esordio per la nuova band di Olaf Trampe e Anders Rhydolm, conosciuti dal pubblico per i loro passati trascorsi nei Grand Illusion. Altro motivo di interesse nell’ascolto di questo disco potrebbe essere la presenza alla batteria di un grande come Greg Bissonette. A parte questo, lasciatemelo dire, c’è ben poco che sia degno di nota. Si parte abbastanza bene con la title track, un incrocio tra hard rock e power metal piuttosto accattivante, nonostante il ritornello sia praticamente identico a quello di “Lost and damned” dei Kamelot (ok, sono esagerato, d’altronde con tutti i gruppi che ci sono in giro come si fa a non plagiare?). La successiva “Sign up for love” riporta il disco sulle coordinate AOR congeniali agli autori dei brani, e in più di un’occasione, come in “Home away from home” o “How do we stay in love”, il tentativo di costruire potenziali hit radiofonici è palese ma, purtroppo per loro, non propriamente riuscito.
Eh già, perché l’impressione è che se fossero riusciti a mettere in piedi anche solo un altro paio di canzoni degne di nota, la votazione a fondo pagina avrebbe anche potuto essere più alta: i numeri li hanno questi Code, non sembrano essere una band destinata all’oblio in fretta e furia, ma certo occorre cambiare qualche cosa. Attendiamo fiduciosi il prossimo disco.
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