Album di debutto per i torinesi Ophydian, compagni di label degli ottimi Mainline su Dioxzion Records, label tedesca. “The Perfetct Symbiosis” è un disco ruffiano, dalla melodia stucchevole, con vocals francamente poco incisive per via di un singer che, nel tentativo disperato della ricerca dell’espressività, risulta fastidioso quando canta pulito e assolutamente fuori contesto quando sporca la voce. Musicalmente siamo dalle parti di un crossover leggerino, quasi pop talvolta, se non fosse per qualche ritmica più pesante e ritmata, come ad esempio in “Snake Eyes”.
Non c’è potenza, non ci sono vibrazioni telluriche nella musica degli Ophydian, troppo narcisa nello specchiarsi nelle sue composizioni zuccherose, plastificate, ma assolutamente prive di anima.
Il pezzo migliore è sicuramente la ballad “Frozen Cries”, tipo di canzone che rientra più nelle corde degli Ophydian.
Se la band perdesse la velleità di voler fondere potenza e melodia, riuscirebbe sicuramente a tirare fuori cose migliori, visto che questo disco non è potente e la melodia che è come un babà per un diabetico. A nulla valgono nemmeno gli inserti elettronici, molto trendy, ma assolutamente inutili nel dare sostanza a canzoni noiose, senza scintilla vitale, piatte.
Uscendo da questi discorsi, alla fine dei quarantadue minuti di questo disco si ha una sensazione di vacuità, di inconsistenza. Meglio passare oltre, decisamente.
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