Parte bene il cd, con le prime quattro tracce molto accattivanti e che subito delineano le influenze della band. Whitesnake, Blue Murder, Bonfire, Dokken e Queensryche di "The Warning", spuntano dal bagaglio stilistico di questo quintetto, il cui nome riprende il titolo di un album dei Lynch Mob di George Lynch e capitanato dal singer Robert Soeterboek (Ayreon, Lana Lane). Alle sopracitate influenze aggiungiamoci anche quella epicità e quello stampo sonoro che di solito accomunano questi act teutonici ed il gioco è fatto. Non mancano anche momenti tirati in doppia cassa. Nei credits vengono segnalati anche nomi di un certo spessore nell'ambito della scena attuale che hanno fornito il proprio apporto in ambito di produzione. Arjen Lucassen, infatti, s'è occupato dell'incisione delle parti vocali, mettendo a disposizione il suo studio personale; l'ex Threshold, ora con Rick Wakeman, Damien Wilson ha curato le backing vocals; missaggio finale ad opera di Dennis Ward dei Pink Cream 69.
Con l'eccezione di un paio di brani superflui, questo "Reflected" si fa ben ascoltare, garantendo molta melodia ed al contempo freschezza e spessore sonoro. E' pur vero, comunque, che dopo l'eccessivo e sproporzionato entusiasmo del primissimo ascolto, il gradimento, pur non cadendo vertiginosamente, potrebbe assestarsi su livelli inferiori, ma non variando la considerazione di trovarci al cospetto di un buon album di energico ed arrembante hard'n heavy.
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