Orodruin - Epicurean Mass (reissue)

Copertina 7

Info

Anno di uscita:2021
Durata:45 min.
Etichetta:Cruz Del Sur Music

Tracklist

  1. THE WELCOMING
  2. PEASANTS LAMENT
  3. MELANCHOLIA
  4. PIERCED BY CRUEL WINDS
  5. UNSPEAKABLE TRUTH
  6. BURN THE WITCH
  7. WAR CRY
  8. EPICUREAN MASS

Line up

  • Mike Puleo: vocals, bass
  • John Gallo: guitar, organ
  • Nick Tydelski: guitar
  • Mike Waske: drums

Voto medio utenti

Finora non hanno avuto grande fortuna, gli statunitensi Orodruin. Eppure sono una buona doom band di stile classico tra Black Sabbath, Saint Vitus e Count Raven. Nati a Rochester, New York, al principio del nuovo millennio, si sono subito messi in luce nel movimento neo-doom che prendeva vita in quel periodo. Nel 2003 uscì questo debutto "Epicurean mass" (PsycheDOOMelic Records) che li portò immediatamente all'attenzione della critica e degli appassionati del genere. Recensioni positive, interesse dei media specializzati, discreto riscontro di audience. L'anno successivo viene pubblicato l'Ep "Claw tower and other tales of terror" che contiene brani dei primi demo, dove campeggia la perentoria dichiarazione "Death to false doom". Presa di posizione tetragona da puristi del metal più oscuro.
Tutto sembra andare per il meglio, invece sul quartetto americano cala il silenzio. Un incrocio di problemi personali, progetti alternativi ed altri fattori, dilatano i tempi di nuove realizzazioni. Bisogna attendere il 2012 per un Ep ("In doom") e addirittura sedici anni dal debutto per il secondo full-length "Ruins of eternity" (2019, Cruz Del Sur).
Proprio quest'ultima etichetta rilascia adesso una ristampa in vinile di "Epicurean mass". Lavoro che oggi merita di essere considerato un capostipite del movimento neo/retro doom contemporaneo.
Potenti riff sabbathiani, rallentamenti sulfurei ed accellerazioni metalliche, buon dinamismo, songwriting nel segno della tradizione ma dotato di freschezza e dedizione. Sette brani (più un breve intro gotico) che possiamo dividere in due categorie: quelli più funerei con un tocco di epicità ossianica (sul genere di Penance o The Gates of Slumber) e quelli maggiormente rocciosi ed heavy (molto Saint Vitus / The Obsessed).
Nel primo ambito spiccano la greve e marziale "War cry", una lenta e ritualistica "Melancholia" (con chitarra assai Iommiana) e l'ultra-doom sfibrante "Unspeakable truth" dall'atmosfera orrorifica e tombale.
Nel secondo gruppo la lineare e super-sabbathiana "Peasants lament", l'incedere massiccio ed i richiami alla nwobhm di "Pierced by cruel winds" e l'aggressiva e tempestosa "Burn the witch" piena di groove vicino allo stoner-doom e di rallentamenti gravidi di sofferenza.
La sostanziosa title-track sintetizza invece le due correnti presenti negli altri episodi, con una scrittura fluida e ondulata. Drammaticità, tenebra e sostanza metallica. Molto vicino alle cose degli Iron Man, ma con atmosfera leggermente più horror e cimiteriale. Peccato per la lunga coda atmosferica guidata da un lugubre organo, che ho sempre trovato tediosa.
A mio avviso manca anche un pò di potenza nella parte vocale di Puleo, a suo agio nei passaggi tranquilli ma poco tagliente in quelli che dovrebbero essere carichi di pathos.

Solido debutto per una band non innovativa, ma con idee chiare e certamente competente nel genere proposto. I doomsters che non possiedono il presente disco, possono adesso rimediare con questa ristampa. Consiglio anche l'ascolto del recente "Ruins of eternity", dove gli Orodruin hanno compiuto un ulteriore passo in avanti in fatto di qualità.

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