Il primo album solista del talentuoso tastierista degli
Ancient Bards Daniele Mazza farà sicuramente la gioia di tutti gli appassionati di colonne sonore di compositori hollywoodiani del calibro di John Powell, Hans Zimmer o Harry Gregson-Williams.
“Immortals”, in effetti, è in grado di evocare immagini, specialmente nei tanti episodi ibridi in cui convivono musica elettronica e musica sinfonica (penso in particolare all’introduttiva titletrack o all’ottima
“The Wave Of Destiny”).
In certi momenti è difficile non pensare allo stile di
Tuomas Holopainen (
“The Floating Fortress Of The Rising Sun”, “Tayko’s Secret Force”) o dei Two Steps From Hell (è il caso delle battagliere
“In The Heart Of Battle” o
“Darkest Night”), ma l’originalità dell’artista di Cesena emerge con forza negli episodi più “estremi” del full-length, ovvero la minimale
“Time To Go” (cantata dalla sempre brava
Sara Squadrani) e l’epicissima
“Beyond The Horizon”, vero e proprio manuale di orchestrazione moderna.
Impossibile da ridurre a un numero, ma vivamente consigliato.
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