Dopo un mini LP di esordio uscito ormai tre anni fa, gli spagnoli Velo Misere rilasciano il loro primo album di lunga durata con questo "Monomanía Del Inexorable Vacío", il classico lavoro senza tempo perchè esce nel 2021 ma sarebbe potuto benissimo essere messo sul mercato nei primi anni '90.
I riferimenti ai primi Emperor (soprattutto), o ai Troll di "Drep de Kristne", sono, infatti, molto evidenti, così come è chiaro che il gruppo non cerchi innovazione ma il rispetto della tradizione, rispetto che si dipana lungo sette brani maligni, oscuri, caotici e quasi indistinguibili l'uno dall'altro come se "Monomanía Del Inexorable Vacío" fosse un'unica, inesorabile, litania di morte fatta di inquiete melodie, blast beats furiosi, rallentamenti sulfurei e voci vomitate dal nero degli abissi nonché davvero vicinissime all' Ihsahn degli esordi.
La musica dei Velo Misere è un viaggio nel buio più nero ed è black metal suonato e "sentito" nel profondo dell'animo da parte di musicisti abili nel creare le giuste atmosfere all'interno di un album di valore che, difficilmente, potrà non piacere agli amanti del suono estremo di un tempo, un suono che, tuttavia, non rinuncia a confrontarsi con il presente vista la buona qualità della registrazione ed il ricorso a pattern "melodici" tutt'altro che scontati e davvero coinvolgenti nel loro vorticoso incedere.
Il pollice alto è inevitabile per questo gruppo, così come è inevitabile che io vi consigli l'ascolto dell'album, ovviamente in cuffia e in completo isolamento, a meno che non crediate che il black metal sia rappresentato da Uada e compagnia plastificata.