Toh... la festa di Halloween sarà pure passata da un po' di tempo, eppure alcuni dei suoi più fedeli accoliti non si sono certo fatti problemi nel dare alle stampe il proprio album d'esordio.
I modenesi
Trick Or Treat avevano già dato dimostrazione del proprio potenziale con il loro precedente lavoro (ottimo Top Demo sulle pagine di Eutk.net) intitolato "Like Donald Duck", ed ora lo ribadiscono con "Evil Needs Candy Too", album che esce per la Valery Records.
Le origini di tribute band degli Helloween sono sempre evidenti, ed il sound della storica formazione tedesca resta alla base del Power Metal, divertente e guascone, che scaturisce dalle canzoni incluse nel disco. A sorpresa l'unica cover del disco è quella di un successo di Cindy Lauper, "Girls Just Want to Have Fun", che i Trick Or Treat metallizzano senza smarrire l'andamento sbarazzino dell'originale. Le altre canzoni sono tutte composizioni originali, e tra loro ritroviamo tutti e quattro i pezzi a suo tempo inclusi sul già citato demo.
Si parte con la veloce "Evil Needs Candy Too" (dopo la breve e simpatica introduzione "It's Snack Time") che richiama le atmosfere dei "Keepers...", così come fa anche la seguente "Time For Us All", maggiormente melodica e caratterizzata da un ottimo refrain, dove non si può che elogiare la prova d'insieme della band, con un Alessandro Conti davvero strepitoso.
Ad introdurre "Like Donald Duck" ritroviamo invece un gradito ospite quale Paolino Paperino (e mi sembra di riconoscere nei cori i sui tre nipotini...), un pezzo che per dinamismo è simpatia raccoglie l'eredita di brani come "Rise and Fall" e "Dr. Stein". I Trick Or Treat se la cavano poi alla grande sia su "Girls Just Want to Have Fun" sia con la più quadrata e rocciosa "Joyful In Sadness" (da sottolineare qui gli spunti solisti dei due chitarristi, Luca Cabri e Guido Benedetti, e del bassista Leone Villani Conti), un brano che come scritto al tempo del demo si avvicina al cosiddetto "power metal all'italiana". Discreta, ma un po' troppo "zuccherosa, la ballad "Sunday Morning in London", gli è poi nettamente superiore il trittico successivo, riuscito viaggio dei Trick Or Treat tra gli oceani del Power Metal, così lavata l'ancora da "Who Will Save the Hero", veleggiano con "Back as a Pet" per approdare su "Perfect Life", con tutte e tre le canzoni che si rivelano estrose e caratterizzate da un ottimo lavoro su melodie e cori. A chiudere il disco troviamo infine l'ambiziosa, ma non ridondante, "Back to Life", una canzone che nei suoi 9 minuti abbondanti alterna atmosfere diverse su una struttura complessa e che conferma pienamente la bravura del gruppo.
Strappa applausi anche l'esilarante copertina, dove ritroviamo alcuni famosi "cattivi", del cinema e della letteratura, alla prese con quella che sembra la loro principale passione: i dolci.
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Trick-or-treat... dolcetto o scherzetto?": scelta difficile e da non prendere assolutamente sottogamba.
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