Sapete qual è la prima cosa che ho pensato quando ho messo su questo live della
REGINA?
A quello dei
Gamma Ray che ho recensito qualche settimana fa.
Alla vergogna che dovrebbe provare
Kai Hansen con tutto il suo entourage, a partire da
Schlachter fino alla label, di fronte all'ascolto di questo "
Triumph And Agony Live".
Che per carità, ribadisco, tutto perfetto in quel live dal punto di vista esecutivo ed acustico (tracklist e cantante a parte), ma semplicemente un live senza pubblico per me non esiste e non si può far finta di nulla se ti trovi ad alzare le mani in un teatro di fronte alle poltroncine vuote e con i cori registrati da casa di qualche sfigato che manda i file audio per "sentirsi" sul disco dei Gamma Ray.
Poi metti su questo "Triumph And Agony Live" e senti Doro che a quasi 60 anni si sgola, urla come un'ossessa, sbagliando pure ed andando "fuori" reiterate volte
mainfinalesticazzi perchè - oltre al fatto che è una leggenda - lo sta facendo in preda all'esaltazione, per coinvolgere ancora di più un pubblico in delirio, per la precisione quello dello Sweden Rock Festival che si è gustato davvero una grande festa metal, ovvero quella messa su per celebrare i 35 anni del quarto album degli
Warlock, a detta di chi scrive il disco più maturo e completo del quintetto tedesco-americano, al pari comunque dei suoi tre incredibili predecessori.
Il feeling che trasuda questo live è splendido, Doro che perde il controllo è splendida, la risposta del pubblico è splendida, "
Fur Immer" con la regina che declama e sussurra per oltre sette minuti questo inno generazione è splendida.
E' tutto splendido quindi?
Beh quasi.
Le uniche cose che sarebbero state migliorabili sono l'ordine della setlist che non rispecchia quello del cd originale del 1987 (perchè mai? esigenze di audience, per terminare con "
All We Are" anzichè la sopracitata "Fur Immer"? boh) ed ovviamente la mancanza di tutta la band Warlock, oggi sostituita dalla band di Doro con la gradita presenza del nostro
Luca Princiotta alla chitarra.
Stop, tutto il resto rappresenta davvero una bellissima e sentita testimonianza che merita perlomeno un ascolto, dato che in tempi di musica liquida una rapida passata non si nega nemmeno alle Burning Witches, e sarebbe comunque meglio.
Ovviamente oltre al cd audio c'è anche la versione blu-ray che testimonia anche visivamente questa grande giornata di heavy metal e per i più feticisti che non si accontentano di un vinile marmorizzato o di una nostalgica cassetta c'è anche l'edizione con l'action figure di Doro o una gigantografia cartonata di Doro alta un metro e ottanta...più dell'originale.
Pensate che figurona che farete quando i vostri amici verranno a trovarvi e dietro la porta di casa si troveranno una Doro in versione valchiria!
Lol.
Seriamente, non c'è altro da dire. Un live sanguigno, rabbioso, molto meno elegante della versione disco ed assai più veemente ed impreciso, ma ci piace così. I brani che hanno fatto la storia li conoscete quindi se amate questo disco vi garantisco che sarete coinvolti come accade raramente e rimpiangerete di non essere stati nella folla dello Sweden Rock ad omaggiare la VERA regina dell'heavy metal, che quelle che il mercato ci vuole propinare oggi non sarebbero degne nemmeno di lustrarle gli anfibi con la lingua.
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?