Sono norvegesi, è il loro primo album e suonano post black metal.
Tre indizi su tre che ci portano a pensare che "
Become Ethereal" di questi
Sundrowned sarà un gran bell'album:
1) provengono da una nazione che il metal ce l'hanno nel sangue, specie se è triste ed angosciante
2) sono al debut, puntano al sodo e non sono ancora persi in troppe seghe mentali, la filosofia, la pace nel mondo, gli arcobalenini
3) chi meglio di una soluzione 1+2 può suonare un disco di post rock che grazie alla voce punta molto verso le estremità black metal?
Sebbene questo disco sia arrivato sulla nostra scrivania virtuale solo da poco bisogna ammettere che non ci sbagliavamo, così come non si sbagliava la piccola etichetta di Oslo, la
Fysisk Format, a proporre una chance a questi ragazzi.
Un post metal ovviamente rarefatto e di grande impatto non solo emotivo, poichè accanto alle atmosfere sognanti ed oniriche abbiamo anche uno "scontro" con una voce sempre estrema, accompagnata da chitarre non solo liquide ma anche ben presenti, oltre a blastbeat e tempi serrati che donano un grande dinamismo a questo "Become Ethereal", peraltro anche supportato da una durata decisamente accessibile, appena oltre i quaranta minuti di durata.
Qualcosa a metà tra lo shoegaze degli
Alcest di metà carriera ed il puro
atmospheric black metal degli ultimi anni che tanto sta regalando in termini di qualità della proposta: i Sundrowned non fanno urlare al miracolo ma esordiscono in maniera impeccabile, con un lavoro già sufficientemente maturo e personale, che fa viaggiare mente e spirito, tenendo sufficientemente impegnato anche cuore e fisico, alla ricerca di un equilibrio che non appare affatto irraggiungibile.
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