Gli Edera replicano al precedente ed autointitolato demo con un nuovo lavoro che conferma pienamente la validità della loro proposta musicale. Sempre alle prese con un gothic/dark marcatamente melodico e melanconico, atmosfere suggerite da Matteo Catarisano, che con il suo pianoforte sembra raffigurare l'ossatura dell'espressione sonora del gruppo, e dalla prestazione teatrale ed evocativa di Valerio Valentini. Queste atmosfere si accompagnano a sonorità Rock Progressive e vicine a quelle dei Queensryche più intimisti, che si accompagnano ad altre, tipiche dei Cure, Sister of Mercy ma anche del Rock anni '70. "Apart" mostra un gruppo che è riuscito a progredire, forse a discapito della componente più vicina al Metal, soprattutto a livello di arrangiamenti e nella scorrevolezza dei brani. Ho invece qualche dubbio riguardo alla produzione, che ho trovato meno brillante rispetto al precedente demo, in modo particolare per quello che riguarda i suoni della batteria, sin troppo sintetici. Mi è piaciuto invece come ne escono le chitarre di Matteo Ungaro e Ryan Castana, dato che riescono a farsi sentire senza lasciarsi sopraffare dai toni malinconici del disco ed allo stesso tempo senza trasformare gli Edera nel "solito" gruppo dark/gothico che piazza le chitarre in bella evidenza, giusto per ricordare di essere anche un gruppo Metal. Non mi sembra questo l'obiettivo degli Edera, che mostrano una personalità ormai ben delineata, anche se poi qualche accelerata la piazzano pure. Come ad esempio sull'opener "Roses Nails", pezzo multiforme dalle mille sfaccettature, mai scontate e difficilmente catalogabili. Non che questo risulti più facile con la successiva "Trembling Apart", e lo stesso discorso si può estendere a quasi tutti gli altri brani che si susseguono nell'ascolto del CD. Ho detto quasi... perché "Of A Cliff And A Wave" è il pezzo più semplice del demo, ma estremamente efficace, un breve duetto tra piano e voce dove il feeling emerge con intensità. Mi erano già sembrati pronti ad un contratto discografico con il precedente demo "Edera", figuriamoci adesso!
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