Il gruppo colombiano è autore di un thrash sporcato di black che ci spara addosso in 10 canzoni velocissime ma che, per fortuna, beneficiano di un songwriting eterogeneo che passa da rallentamenti ad accelerazioni, a stacchi solo strumentali passando per blastbeat e riff veloci ma sempre melodici.
Ciò rende l'ascolto più scorrevole grazie anche alle discrete doti tecniche dei musicisti che dopo un intro horror ci aggrediscono con "
Demonic Curse", il lavoro delle chitarre è in grande spolvero, il muro di suono è compatto ma non mancano le armonizzazioni, i poderosi rallentamenti ("
Ancient Rites"), i solos sono semplici ma ficcanti.
Nonostante le vocals siano il punto debole in quanto troppo monotone, e a poco serve l'accento brutal-growl come in "
Suffer In Pain", il disco riesce a scorrere grazie al gran lavoro delle chitarre e delle linee di basso spesso all'unisono.
Sprazzi di NWOBHM li troviamo in "
Living Fast Dying Young" e "
Blinded", spunti alla Megadeth in "
Without Tomorrow" mentre la conclusiva "
Disillusions" è uno strumentale dal ritmo ipnotico che gioca su un lungo arpeggio e una chitarra lancinante e sofferta, è forse il brano migliore nella sua diversita' ed originalità di fondo.
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