C'era una volta un buon gruppo francese di nome
Otargos, suonavano un black metal valido, che si nutriva a piene mani della tradizione gallica in materia di metallo nero, non disdegnando di riunire sotto la propria bandiera influenze più retro ad altre più “cervellotiche” e moderne (
Deathspell Omega) … poi un giorno, più o meno quando iniziarono a comporre
“No God, No Satan”, si sono resi conto che una band polacca che aveva venduto l'anima al business, (purtroppo) stava iniziando a mietere sempre più consensi (grazie ai bimbiminkia impressionati dalla loro blasfemia da quattro soldi) e così hanno pensato (male) di accodarsi al carrozzone circense e vedere se c'era qualche briciola anche per loro … da quel momento in poi la musica del gruppo e conseguentemente l'immagine, si è fatta sempre più vicina all'innominabile band polacca di cui sopra e così ne sono venuti fuori album come
“Apex Terror” (discreto/buono) e
“Xeno Kaos” (appena discreto) che hanno definitivamente proiettato
Otargos in ambito death … 6 anni dopo è l'ora di questo
“Fleshborer Soulflayer” e purtroppo non ci sono novità, tutto è rimasto esattamente com'era in
“Xeno Kaos”, anzi, se è vero che il sound si è fatto ancora più death, roccioso e tritaossa , è altrettanto vero che questa monodirezionalità ha tolto anche l'ultimo bagliore di varietà ed originalità in seno alla band. Spiace dover parlare in maniera poco entusiastica di una band come
Otargos, ma l'improvvisa svolta intrapresa anni orsono, non poteva che portare in un vicolo cieco e così e stato. Giù il sipario, fine.
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