Copertina 6,5

Info

Demo
Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2002
Durata:19 min.

Tracklist

  1. HELL
  2. VALHALLA
  3. LORD OF MOUNTAIN

Line up

  • Gianluca Sbarbati: vocals
  • Davide Calisse: guitar
  • Marianna Testa: keyboard
  • Matteo Menichelli: drums
  • Fabrizio Zucchini: guitar, choir
  • Andrea Campisano: bass
  • Cecilia Serra: solist choir

Voto medio utenti

Eccomi a prendere in esame il primo demo dei romani Ivory Moon. Una luna ancora piuttosto pallida e che al momento non è in grado di illuminare la scena metal, anche se i segnali che arrivano dai tre brani inclusi sul CD sono più che confortanti. Premetto subito che con una maggiore cura nella produzione e qualche ingenuità di meno i risultati sarebbero stati sicuramente maggiori. Ho trovato gli Ivory Moon davvero bravi nel dare quel tocco epico ai loro brani, soluzione che riesce a diversificarli dalle altre giovani leve in campo Power Metal. Una caratteristica evidente sopratutto su "Valhalla", brano in crescendo con un andamento (ma non solo...) che richiama palesemente i Manowar. Peccato che il cantante, Gianluca Sgarbati, insista troppo sul falsetto e sui registri alti, dove non ottiene grandi risultati, invece di sfruttare al meglio i toni medi in cui ben figura. Poche pecche invece per quanto riguarda il lavoro dei chitarristi (penalizzati però dai suoni), che si mettono in evidenza in fase solista, come avviene per la bella fuga solista piazzata su "Valhalla", ma bravi anche nei passaggi più melodici, vedasi l'avvio di questo stesso brano. Interessante anche il primo pezzo del demo, dal titolo "Hell" (maggior fantasia nei titoli!!), dove si distingue un uso dei cori sullo stile degli Heavens Gate meno sperimentali e più Power. Sicuramente il brano più ambizioso e dove gli Ivory Moon rischiano di più, mostrando i diversi aspetti e le varie influenze presenti nel proprio sound. Rimangono da dire ancora due parole sulla conclusiva "Lord of Montain", che sebbene si apra sulle note di un pianoforte è più semplice e diretta delle canzoni che l'hanno preceduta, stranamente sembra patire maggiormente la produzione. Ragazzi (e ragazze, scusate! :P) insistete sull'aspetto più epico della vostra musica, dato che mi sembrate avere una naturale predisposizione in tal senso.
Quindi un po' più di grinta, un cantato più convinto, una produzione che non nasconda troppo gli strumenti, anzi che li esalti, e ricevete ben altre attenzioni,
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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