E' un melodico hard n' heavy di pregevole fattura quello ci propongono i Glassmoon in questo "Internal Universe". La timbrica incantevole e trascinante di Michele de Toni è il vero punto di forza del lavoro, che vanta anche una base ritmica solida e dal buon spessore tecnico, aperta ad influenze svariate, come intuibile dallo stacco centrale della opener "Use your Head", in cui il basso di Andrea Zampieri si lancia in un indovinato slap. Dopo l'esordio roccioso e solido della prima traccia, i Glassmoon abbassano il tiro, con una melodica "Forgotten Dream", dove a farla da padrona sono soprattutto le chitarre di Claudio Sarra e Renato Dal Pont, a dir poco eccellenti in fase solista e autrici di un riffing geniale e tutt'altro che prevedibile, ottimamente curato anche in fase di arrangiamento. Più variegata e strutturata è invece l'ultima traccia del lotto, "Internal Universe (a face before me)", divisa in due parti e capace di saltare dal roccioso riff d'esordio ad aperti momenti più delicati, sino ad arrivare al refrain finale, sorretto magistralmente dal basso e dalla batteria. Particolarmente squisita l'apertura melodica delle chitarre dopo il ritornello, capaci di trasportarci via sulle note leggiadre di assoli dal tocco e dal feeling mirabili. Nel complesso si tratta di un lavoro dall'alto spessore compositivo, ottimamente suonato (eccetto forse qualche piccola imprecisione, ma raramente) e con una produzione non ai livelli di un album ma comunque cristallina e in grado di rendere alla perfezione l'idea della musica proposta dal quintetto. L'unica pecca è forse l'esiguo numero di canzoni contenute, che sono solamente tre, un numero troppo ridotto per una valutazione completa e minuziosa. "Internal Universe", in ogni caso, resta un ottimo antipasto che merita molto di più di una comune sufficienza; bravi ragazzi, la strada è quella giusta!

Contatti: Claudio Sarra Via Cimarosa, 14 - 35031 Abano Terme (PD)
e-mail: mailcla@tin.it