"Dirty Worms", precedente demo dei Caccamon non mi aveva assolutamente chiarito le idee su questo gruppo formato e guidato da Johnny Caccamo. Non ci arrivo nemmeno con il qui presente "Horsehead". Credo che sia impossibile fare una dicotomia tra l'aspetto "serio" del gruppo: la musica; e quello demenziale: tutto il resto, dalla bio a nomi dei 5 musicisti sino all'artwork che accompagna anche il loro secondo e recente demo, per l'appunto "Horsehead". Tre brani, due nuovi ed uno ripreso dal precedente lavoro. Non c'era molta scelta (c'era solo un unico pezzo!!) ed è proprio la vecchia titletrack "Dirty Worms" a concludere questi 17 minuti (porteranno sfiga? ... solo una combinazione!?!?). Musicalmente i Caccamon possono essere superficialmente paragonabili al Death Metal Melodico svedese, una struttura di base che utilizzano per inserire ad esempio spunti Black, qualche stacco prog e pure l'uso di sax e tromba. Ma andiamo con metodo: uno, due e tre. "Horsehead" è bella ficcante, con qualche influsso modernista. La voce è forse poco esaltata dalla produzione (su buoni livelli ad ogni modo) ma mi piace sopratutto la cattiveria che Johnny lascia trasudare, sottolineata anche dalle chitarre di Rochi Barbone e Nello Tarzan, con una seconda voce più pulita e melodica a far contrasto. Meno legata ai canoni svedesi risulta invece "The Umanheros", ancora più schizzata della precedente, con delle belle trame chitarriste e voce filtrata. Non mi metto a riassumere tutto quello che i Caccamon piazzano nei 7 minuti del pezzo, e mi limito a segnalare l'inserto parlato in misto inglese-siculo! Rimane solo la nuova versione, superiore alla precedente, della sparata "Dirty Worms", evidente attestazione dei miglioramento del gruppo. Gruppo? One man band? Sonora presa per il culo? Non lo so. Certamente bravi.
"E Johnny prese il fucile" (cit.) ...ehm direi che è scontato un buon voto: non si sa mai!

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