“Per quasi un decennio, mi sono concentrato sul suonare canzoni di altre persone, cantare i testi di altre persone e non sentire di avere una mia identità."Con queste parole il poli strumentista
Tony Dunn presenta il suo progetto personale
Sgàile, "fantasma" in gaelico, che, dunque, consente, finalmente, al musicista anglosassone di dare libera espressione alla sua anima dopo le esperienze in band, di notevole spessore, come Saor, Falloch e Cnoc An Tursa.
Il risultato delle personali velleità artistiche di
Dunn è questo
"Ideals & Morality", album che la
Avantgarde Music ci presenta come progressive metal, ma che in realtà si colloca nella scia degli ultimi lavori degli Alcest avendo una forte vena Shoegaze ed atmosferica che conferisce al suono un sapore "arcano", fortemente incentrato sulla melodia e molto distante dalla vena black metal delle altre esperienze sonore del Nostro.
A mio parere
"Ideals & Morality" è un lavoro discreto, sorretto da buone melodie e da una interessante patina melanconica, ma soffre di una interpretazione vocale scarica e non ricca del necessario pathos che la musica avrebbe richiesto e di una sezione ritmica, la batteria è programmata, davvero debole e poco in linea, per come la vedo io, con le intenzioni sonore degli
Sgàile.
Certamente non siamo al cospetto di un album brutto e mi viene da dire che se
Tony Dunn, in futuro, si attorniasse di altri musicisti il risultato sarebbe migliore, ma oggi il gruppo si confonde nella massa delle uscite simili e, al netto delle proprie preferenze musicali,
"Ideals & Morality" non ha le caratteristiche per poter emergere all'interno della scena metal / atmosferica laddove esistono realtà ben più interessanti.
Il mio augurio è che
Tony faccia tesoro di questa prima esperienza personale e sappia correggere il tiro perché le capacità, indubbiamente, non mancano.
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