Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2021
Durata:61 min.
Etichetta:SubLevel Records, Doc Gator Records

Tracklist

  1. BRING IT ALL DOWN
  2. FASHIONABLY OFFENDED
  3. OBEY
  4. CRUSHING THE COWARD
  5. TOWING THE LINE
  6. I’D SHARE YOUR GRAVE
  7. DEATH BY WAR
  8. MOMENTS OF CLARITY
  9. FORM OF RELEASE
  10. KILL THE PAIN
  11. BORN TO BE WILD

Line up

  • Matt Hanchuck: guitars
  • Greg Wagner: vocals
  • Greg Christian: bass
  • Dave O'Neal: drums

Voto medio utenti

I Wreck-Defy danno piuttosto velocemente un seguito al precedente full length ("Powers that Be", uscito nell'ottobre del 2020), cui avevano anche fatto seguire un EP di sole cover, con alla voce ben quattro ospiti, tutti di spessore quali David White, Geoff Thorpe, Stu Block e Henning Basse, ma dove non era presente l'ex Annihilator Aaron Randall, che aveva invece cantato sui due precedenti album del gruppo: "Remnants of Pain" (2019) e il già citato "Powers that Be".

Non stupisce quindi, ora, trovare al microfono di "The World Enslaved" un nuovo vocalist, nel caso Greg Wagner (anche nei Breaking the Halo, Prophecy e H.A.T.E.), in possesso di una voce meno tagliente ma più piena e aggressiva del suo predecessore, che ben si adatta al tessuto musicale della band e che offre anche qualche soluzione in più.
L'attacco è quello che ci si poteva aspettare: un Thrash Metal vorticoso e rutilante, con punti di contatto con Annihilator, Overkill e Testament, interpretato con la dovuta fermezza e convinzione già dai primi scatti di "Bring It All Down" e "Fashionably Offended", sino a quelli delle conclusive "Form of Release" e "Kill the Pain". I Wreck-Defy sanno però anche svariare come dimostrano sia le power ballad "Obey" e "I'd Share Your Grave", che si scaldano nel guitarwork di Matt Hanchuck per essere poi prese per mano dalla prova intensa di Wagner, sia le pulsazioni rockeggianti della pur robusta "Crushing the Coward".

Sul disco ritroviamo al basso sia Justin Steer sia l'ex Testament Greg Christian, e anche Dave O'Neal alla batteria, ma ovviamente è la chitarra di Hanchuck a regnare sovrana, per quanto il musicista canadese non rinunci all'apporto di tre chitarristi di riconosciuto valore quali Doug Piercy (Heathen, Blind Illusion, Anvil Chorus), Glen Drover (Eidolon, Megadeth, Walls of Blood) e Nikolay Atanasov (Agent Steel e Prophecy).

Tanta qualità, quindi, nei solchi di "The World Enslaved", ma anche una bella dose di sana violenza.
Thrash, at its best.



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Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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