I
Wreck-Defy danno piuttosto velocemente un seguito al precedente full length ("Powers that Be", uscito nell'ottobre del 2020), cui avevano anche fatto seguire un EP di sole cover, con alla voce ben quattro ospiti, tutti di spessore quali David White, Geoff Thorpe, Stu Block e Henning Basse, ma dove non era presente l'ex Annihilator Aaron Randall, che aveva invece cantato sui due precedenti album del gruppo: "Remnants of Pain" (2019) e il già citato "Powers that Be".
Non stupisce quindi, ora, trovare al microfono di "
The World Enslaved" un nuovo vocalist, nel caso
Greg Wagner (anche nei Breaking the Halo, Prophecy e H.A.T.E.), in possesso di una voce meno tagliente ma più piena e aggressiva del suo predecessore, che ben si adatta al tessuto musicale della band e che offre anche qualche soluzione in più.
L'attacco è quello che ci si poteva aspettare: un Thrash Metal vorticoso e rutilante, con punti di contatto con Annihilator, Overkill e Testament, interpretato con la dovuta fermezza e convinzione già dai primi scatti di "
Bring It All Down" e "
Fashionably Offended", sino a quelli delle conclusive "
Form of Release" e "
Kill the Pain". I
Wreck-Defy sanno però anche svariare come dimostrano sia le power ballad "
Obey" e "
I'd Share Your Grave", che si scaldano nel guitarwork di
Matt Hanchuck per essere poi prese per mano dalla prova intensa di
Wagner, sia le pulsazioni rockeggianti della pur robusta "
Crushing the Coward".
Sul disco ritroviamo al basso sia
Justin Steer sia l'ex Testament
Greg Christian, e anche
Dave O'Neal alla batteria, ma ovviamente è la chitarra di
Hanchuck a regnare sovrana, per quanto il musicista canadese non rinunci all'apporto di tre chitarristi di riconosciuto valore quali
Doug Piercy (Heathen, Blind Illusion, Anvil Chorus),
Glen Drover (Eidolon, Megadeth, Walls of Blood) e
Nikolay Atanasov (Agent Steel e Prophecy).
Tanta qualità, quindi, nei solchi di "
The World Enslaved", ma anche una bella dose di sana violenza.
Thrash, at its best.
Metal.it
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