"
Back to Reality", il secondo lavoro sulla lunga distanza del misterioso one-man-project
Abstract Void, mi aveva spiazzato, travolto, sorpreso ed infine conquistato per il suo essere insolito e fuori dagli schemi.
Pensavo quindi di aver capito tutto e di riuscire ad evitare "
l'effetto wow-che-figata" durante l'ascolto di "
Wishdream", il terzo disco del nostro (nostra? il mistero che cela l'identità del musicista non accenna ad essere svelato)
Pia illusione: bastano poche battute dei synth dell'opener "
Forward to the Past" e sono nuovamente rapito dall'estasi del viaggio allestito da
Abstract Void, tra partiture darkwave e synth pop e pattern propri del black atmosferico.
La magia che pervade i 38 minuti dell'album è per le mie orecchie assolutamente irresistibile, lasciandomi vagheggiare di oceani stellari infiniti, gelide foreste digitali ammantate da bagliori di luce, spazi inconcepibili per la mente umana.
Ascoltate "
Midnight Heart" o "
New Vision": la ripetitività ipnotica dell'elettronica penetra così in profondità da rendere quasi superflui gli inserti vocali ringhianti distribuiti nel corso dei brani.
Non posso che consigliarvi anche questa uscita (grazie ancora
Flowing Downward) di
Abstract Void con la solita raccomandazione: non fermatevi alle solite, sterili, limitanti discussioni sul genere musicale ma prestate ascolto a ciò che scuote dentro di voi un disco come "
Wishdream".
Abstract Void - "
Wishdream" (full album)
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