"Relics Of The Dead" è la terza fatica in studio per i floridiani Druid Lord, che tengono fede alla loro provenienza geografica e con questo disco continuano a proporci un death metal dai tratti oscuri e doomy: durante l'ascolto del disco è facile immaginarsi immersi fino alle ginocchia nel pantano delle paludi della Florida tanto è serrata a livello sonoro la presa dei Druid Lord nei confronti dell'ascoltatore che viene schiacciato dal rifferama profuso del gruppo. "Immolated Into Ashes" o "Mangled as the Hideous Feed" ne sono un chiaro esempio e estremizzano al massimo l'amore che la band nutre nei confronti della lentezza della propria musica, che tuttavia viene comunque spezzata da mriff ed accelerazioni che cercano di dare una maggiore fluidità ed una certa varietà ai pezzi. Il doom/death dei Druid Lord quindi non si limita solamente a tempi pachidermici e trascinati ma cerca anche di indurre l'ascoltatore ad un headbanging a tratti cadenzato ma anche più vigoroso. Discreto anche l'utilizzo di armonizzazioni da parte delle chitarre che con le loro melodie sinistre mi hanno riportato alla mente qualcosa degli Incantation, così come gli assoli talvolta lancinanti si inseriscono bene all'interno del quadro sonoro che la band dipinge in questo "Relics Of The Dead". Nonostante una produzione che con il suo suono ruvido si rivela azzeccata alla proposta dei Druid Lord ed un growl decisamente più intelligibile rispetto alla media, l'ascolto del disco scorre via in maniera piuttosto innocua e non riesce a fornire spunti degni di nota che invitino a premere di nuovo play al termine dei 40 minuti del disco, anche se sulla carta fìgli ingredienti per un disco apprezzabile per i fan del genere ci siano tutti. Qualche buono spunto melodico ("Monarch Macabre") e qualche riff asfissiante non bastano però ad elevare questo lavoro dalla media delle uscite, anche se va comunque chiarito come "Relics Of The Dead" sia un disco dignitoso ed assolutamente sufficiente.