Αχεροντας - The Seven Tongues of ΔΑΗΜΩΝ

Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2022
Durata:42 min.
Etichetta:Zazen Sounds

Tracklist

  1. LUCIFER-BREATH OF FIRE
  2. LEVIATHAN-THE FERVENT SCALES IN REVERENCE
  3. BELIAL-THE ENN OF BELIYA'AL
  4. SATAN-EXALTATION OF UNBEING
  5. CHORONZON-WEBS OF ALIENATION
  6. HECATE - QUEEN OF THE CROSSROADS
  7. ΔΡΑΚΩΝ-ΑPOTHEOSIS

Line up

  • V.P.Sorcerer: vocals, guitars , bass
  • Saevus H.: guitars
  • Hierophant: bass
  • Dothur: drums
  • Indra: guitars

Voto medio utenti

"The Seven Tongues of ΔΑΗΜΩΝ" è il primo album rilasciato dagli Acherontas dopo il cambio di monicker in Αχεροντας.

"The Seven Tongues of ΔΑΗΜΩΝ" è l'ingresso in una nuova fase del percorso alchemico che il gruppo greco persegue da oltre quindici anni.

"The Seven Tongues of ΔΑΗΜΩΝ" esplora nuovi aspetti della stessa forma esoterica che è l'essenza musicale / filosofica dei Nostri.

Prima di tutto, però, questo album è un ulteriore tassello della magnificenza di un progetto che, anno dopo anno, si è sempre migliorato riuscendo a portare il black metal ellenico verso lidi che, pur legati alla tradizione del genere, esplorano vie nuove ed affascinanti di espressioni artistiche.
Gli Αχεροντας creano un'opera, dedicata a sette divinità, in cui convivono molte anime diverse: misticismo e ritualismo che costituiscono lo scheletro atmosferico dell'album, chiari richiami all'estremo greco dei primi anni '90, fascinazione per il rock occulto, e progressivo, degli anni '70, una incantevole vena melodica che illumina, improvvisa, il buio dell'opera, uno sguardo rivolto al nord Europa che porta ghiaccio e gelo, maniacale attenzione agli arrangiamenti, alternanza di partiture lente e sulfuree e momenti di pura devastazione.
"The Seven Tongues of ΔΑΗΜΩΝ" è un lavoro contorto, maestoso, sofferente, bisognoso di essere ascoltato con molta attenzione, dissonante e distante dalle vili vicende terrene, ed in grado di sconquassarvi l'anima con continui cambi di tempo e di stili musicali che, tuttavia, restano sempre estremi e sempre deflagranti nella loro vena magica e misteriosa che da vita ad un affresco magniloquente e velenoso.
Non esistono tanti gruppi in grado di creare miscele sonore così uniche e così ammalianti: qui siamo al cospetto, mi si passi il paradosso, di un album estremo che però è accessibile ad un pubblico più ampio senza che questa cosa, per nessun motivo, voglia significare prostituzione o plastificazione di una concezione musicale che, al contrario, resta di elevatissimo valore tanto spirituale quanto artistico, in un connubio di cultura e reale dedizione davvero raro da trovare in giro.

Sebbene manchino tanti mesi alla fine del 2022, gli Αχεροντας hanno già rilasciato un lavoro che sarà ai vertici di questa annata e che deve essere considerato come pietra di paragone se si vuole suonare black metal dal taglio "progressive" e dalle mille sfumature diverse poiché la congrega greca ha spiegato le vele verso nuovi orizzonti che porteranno frutti dolci ed amari da gustare estasiati e riconoscenti.

Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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