Quanto scrivevo in occasione del precedente
"Necuratul", potrei riproporlo, fedelmente, per
"Nachtmusik", nuovo lavoro per il duo tedesco degli
Order of Nosferat.
Nulla, infatti, è cambiato rispetto all'album precedente ed il gruppo insiste sulla strada del "suo" black cadenzato, tenebroso, rigorosamente legato agli anni '90 sulla scia di Mutiilation, Vlad Tepes e primissimi Gehenna.
Identica, poi, rimane anche l'alternanza tra brani propriamente black, zanzarosi e devoti alla notte, e intermezzi strumentali, sorretti dalle tastiere, che creano una atmosfera arcana, misteriosa e, di fatto, lontanissima da qualunque velleità di modernismo.
"Nachtmusik" è, e non poteva essere diversamente, un lavoro nostalgico e per nostalgici: qui dentro si respira il passato, si viene immersi in melodie che sono inni alla luna ed alla notte (il titolo parla chiaro) e si viaggia in dimensioni parallele affascinanti e, stranamente, quasi rilassanti.
Gli
Order of Nosferat sembrano essere una macchina del tempo con le lancette fisse a trenta anni fa e, ne sono sicuro, tutto il resto non interessa loro minimamente, e, quindi, non interessa nemmeno a noi che, con una lacrima per gli anni che passano, ci immergiamo, felici e con la sensazione di essere a casa, in questo suono scarno, lugubre e riscaldato dalla nera fiamma.
Niente di nuovo sotto la neve ed è, decisamente, un bene che sia così.
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