Dopo quattro anni di silenzio torna sulla scena Tristan Shone, meglio noto come Author & Punisher, con questa nuova fatica intitolata "Krüller", una vera colata di metal industriale e cibernetico. Gli strumenti che lo stesso Shone ha fabbricato e che sono alla base stessa della musica da lui composta non sono solo un device connesso e dunque una mera estensione dell'artista, ma con un atto quasi simbiotico ne sono diventati ormai una parte integrante e vengono maneggiati con una cura ed una maestria tali come se fossero un ulteriore arto innestato fin dalla nascita. Quello che scaturisce da questa compenetrazione uomo-macchina sono cinquanta minuti di metal difficilmente inquadrabile in un sottogenere preciso, ma da cui emergono prepotenti vibe industrial dall'incedere freddo ed implacabile, reminescenze dark synth in cui i sintetizzatori evocano visioni distopiche ed apocalittiche ma non per questo dimenticando la natura più umana della musica di Author & Punisher fatta di melodia ed atmosfera, soprattutto nelle linee vocali, seppur sempre a tinte prevalentemente fosche. Un senso di inquietudine pervade tutto "Krüller" e le atmosfere plumbee e siderali che molto spesso si ergono come un muro vengono mitigate in parte dalle melodie vocali di Shone ("Maiden Star", "Drone Carrying Dread"), mentre brani come "Incinerator", la titletrack o "Centurion" hanno un incedere più marziale e Shone si cimenta anche in una specie di scream che contribuisce a rendere ancor più malevolo e disturbante il mood generale di "Krüller". C'è persino spazio per una rivisitazione in chiave idustriale di "Glorybox", classico targato Portished, svuotata dell'eleganza e decadente raffinatezza originale e declinata in un'ottica decisamente più oscura e malvagia, in cui l'incombente minacciosità dei synth viene parzialmente attenuata dalla prestazione vocale di Shone che si rivela abilissimo a dare un tono chiaroscurale al pezzo. La presenza come ospiti di Justin Chancellor e Danny Carey dei Tool sicuramente contuibuisce a stuzzicare la curiosità da parte dei fan della band all'opera di Author & Punishment, che comunque si regge in piedi già da sola in maniera eccelsa e che di per sè contiene già tutto quello che gli amanti del genere possono desiderare. Ascoltare "Krüller" è come farsi attaccare un freddo cavo metallico e vedere attraverso un flusso costante di dati quello che ci attende in un futuro prossimo e disumanizzante: la morte. Un'esperienza vivamente consigliata.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?