Salvatore Vecchio e Simone Damiani non sono nuovi alla scena rock metal attuale, in quanto già membri della prog metal band Ivory e già autori del demo-cd "Shadows In The Desert", debutto degli Attitude. Benché quest'ultimo sia un progetto a totale appannaggio dei due musicisti in questione, l'attuale serie di composizioni proposteci non manca di annoverare vari ospiti, quali il chitarrista Richard Hasselbeek, Luis Casih (percussionista ex gloria Gaynor Band), i batteristi Carlos (Skylark), Gianfranco Saggiomo ed i bassisti Luca Bernazzi ed Andrea Di Marco. Compositivamente e strumentalmente Vecchio e Daminai si rivelano musicisti preparati ed attenti alle più disparate possibili influenze. Se con l'esordio "Shadows In the Desert" la musica era improntata essenzialmente sul connubio rock-neoclassicismo, ora questo "Overflowing" pone la band come una vera e propria spugna che fa proprie molteplici influenze: dal prog metal, dalla fusion, da momenti marcatamente melodici, ad altri in cui la tecnica prende il sopravvento, al blues, fino ad andare a pescare nel latin. Certo, elementi disparati che generalmente potrebbero fuorviare i musicisti in ambito compositivo, prima ancora che l'eventuale ascoltatore... ma in questo caso i risultati sortiti sono ben incoraggianti. Per tutto l'ascolto del cd, pur attraversando i tanti momenti stilistici, non si ha mai l'impressione di sentirsi fuorviati dal contesto. L'amalgama ben bilanciata non fa nemmeno trasparire richiami evidenti a particolari influenze, beneficiandone soprattutto la maturazione di una personalità stilistica ben distinta. Saggia anche la scelta di non lasciarsi andare a momenti solistici troppo dispersivi, concedendo adeguato spazio alle variazioni strutturali dei brani. Non mancano delle insperienze dovute ad alcuni chorus troppo tirati ed insistiti in certi momenti delle composizioni, dove l'orecchio sente il bisogno di una svolta tematica e/o strutturale, indipendentemente che si sfoci in improvvisazione o si rimanga legati alla variazione compositiva. Qualche piccola imperfezione anche nel suono generale. Buona, infatti, la scelta di separare spesso chitarre e tastiere in due canali differenti, dando risalto al bel lavoro di integrazione e complementarità dei due strumenti. Talvolta, però, il volume spropositato in particolar modo degli assoli dei due musicisti sembra astrarli troppo dai restanti elementi. Qualche altro piccolo passo in avanti ed a mio parere gli Attitude saranno ben pronti e meritevoli di emergere e farsi notare nell'affollato underground nazionale.
Contatti: Salvatore Vecchio Via Cimarosa 43/c, 10154 Torino
salvatore.vecchio@genie.it www.salvatorevecchio.too.it
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