Primo album per i polacchi
Grieving, più un Ep vista la tempistica inferiore alla mezz'ora di musica. Il trio della Slesia propone un doom metal molto saturo ed energico, dal buon impatto muscolare e discreto dinamismo. Sound curato, buona fattura, assai ortodosso nei propri canoni di riferimento. C'è una costante venatura stonerizzata alla Windhand, Spirit Adrift, Pallbearer, inserita dentro al granitico impianto Candlemass-iano.
Nell'apertura "
Crippled by the weight of powerlessness" emerge l'insinuante senso di sconforto e abbandono che caratterizza l'intero lavoro, insieme ad una lentezza cadenzata tradizionale per il genere. Appaiono adatte e centrate le vocals di
Wojciech Kaluza: asciutte, pacate e sottilmente evocative. Il brano procede compatto ed oscuro, con qualche leggero ricamo tastieristico che accentua drammaticamente il tema generale, ma sono presenti anche passaggi più heavy e stordenti.
Molto massiccia e tenebrosa anche la seguente "
This godless chapel", che mostra un andamento quasi sludgy per poi sfociare in passaggi up-tempo Sabbathiani con ritornello a presa immediata. Canzone ruvida, da scapocciamento live, molto convincente.
"
A crow funeral" è un tradizionale doom metal alla Candlemass, ben sviluppato ma con vago sentore derivativo, invece "
Foreboding of a great ruin" evidenzia nuovamente la possenza drammatica del doom classico in stile primi Cathedral o Solitude Aeturnus. Bello il solismo e l'eleganza della chitarra di
Artur Ruminski (anche al basso e tastiere) e sempre efficace l'impostazione sobria ma potente del cantante.
"
Witch hunt eternal" è il pezzo più groovy e trascinante della scaletta, una sorta di Motorhead stoner-doom, mentre la conclusiva "
Lucifer wept" introduce sonorità lunari e vagamente psichedeliche, una variazione sul tema che i polacchi risolvono con sicurezza e padronanza della materia.
I ragazzi di Sosnowiec realizzano un debutto dignitoso, non sorprendente ma privo di sbavature. Il doom è un filone abbastanza codificato, ciò che fa la differenza è la qualità e la varietà delle canzoni. Sotto tale aspetto i
Grieving si piazzano ad un livello medio-alto, cosa che li rende interessanti da seguire per gli appassionati.
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