Occorre fare una premessa per conoscere questa formazione statunitense; questo album è l’unico prodotto sulla lunga durata, perché i nostri si sono sciolti nel 2016.
Hanno avuto alterne fortune, durati ben 14 anni e l’ultima testimonianza risale ad uno split single nel 2015 con i compatrioti
Züül per
High Roller Records.
Il quintetto nativo del Michigan va incasellato nella
NWOTHM, perché pesca a piene mani dal calderone dell’heavy ottantiano britannico con una spruzzata di speed metal; come ho detto questa è la ristampa dell’unico album datato 2009 che uscì per la piccola
Planet Metal.
Peccato perché avevano qualche buon colpo, non sono la classica formazione da far gridare al miracolo, ma sapevano mischiare bene le loro carte; basta sentire l’opener “
Drivers to hell”, classica speed metal song diretta e senza fronzoli con il singer
Matt War sugli scudi con una voce acuta perfetta per il genere.
In alcuni brani tirano fuori le classiche zampate maideniane come le armonizzazioni o le cavalcate serrate ben condotte peraltro, la produzione è volutamente vecchia scuola e i testi sono perfettamente calati nel cliché, basta leggere il titolo del brano “
Poser metal” per accorgersene.
Band derivativa riscoperta dalla solerte
Dying Victims, consigliati a chi ha fame dell’heavy originario dei primi anni 80.
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