Dopo un demo, un E.P.e tre full length, la band canadese torna in studio per registrare il nuovo "
Paid In Full" che consta di 8 brani di classicissimo heavy metal.
Se cercate novità di sorta o stravolgimento di canoni consolidati, cercate altrove, gli
Skull Fist sono un'ordinaria band di metal ottantiano che copia un po' dai Judas Priest e un po' dai Maiden.
Niente di scandaloso, per carità, quante altre bands lo fanno però il punto è un altro e cioè che ascoltato il primo brano sappiamo già dove andremo a parare, nonostante ci siano alcuni pezzi indubbiamente validi cominciando dalla titletrack, un mid tempo roccioso e cadenzato seguito dalla maideniana "
Long Live The Fist", primo video estratto. Purtroppo il prosieguo dell 'ascolto non ci offre particolari highlights, il metal dei Nostri è molto prevedibile e il disco scorre soprattutto per la saggia decisione di non farlo troppo lungo, 8 brani per poco più di mezz'ora sono la giusta durata.
Chi ama le sonorità lineari e classiche del metal anni '80 troverà pane per i suoi denti in brani quali "
Blackout" o nella scorpioniana "
Madman", diamo atto agli
Skull Fist di incarnare lo spirito "metallaro" fatto di borchie, cuoio e dedizione, la sufficienza è assicurata, ma non si va oltre.
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